The Voice on stage: l’app per iPad e iPhone che ti fa sentire parte del talent
Esiste una applicazione dedicata a The Voice. Purtroppo non è pensata per il pubblico italiano.
State seguendo trepidanti ogni puntata di The Voice of Italy e sognate di partecipare alla (probabile) seconda edizione? Ascoltando i cantanti in gara pensate di poter far meglio? Bene: avete la possibilità di mostrare la vostra abilità di canto usando The Voice on Stage, l’applicazione ufficiale del programma, disponibile per iPad e iPhone.
L’applicazione, sviluppata dalla StarMaker, vi dà la possibilità, una volta registrati, di selezionare la canzone che volete cantare, di eseguire il brano (con tanto di registrazione) come se fosse un karaoke e, a seconda del punteggio che si ottiene (in base al tempo e alle note cantate), di far girare da uno a quattro giudici che, come nelle Blind Audition, sono voltati di spalle. C’è pure la possibilità di giocare in due, sfidandosi in una battle (la canzone scelta viene divisa in modo proporzionale tra i due giocatori) oppure di collaborare o competere con gli altri giocatori online. Se poi apprezzate la vostra esecuzione potete condividere la vostra registrazione su Facebook o su Twitter e sperare che qualcuno vi noti.
Jeff Daniel, CEO della società, sostiene che il gioco sia una “rappresentazione autentica dello show televisivo” e si auspica a breve di riuscire a convincere la produzione dello show a poter inserire nell’applicazione delle gare ufficiali che diano ai vincitori la possibilità di partecipare d’ufficio all’ultima parte delle selezioni televisive.
Fin qui sembra tutto bellissimo: una applicazione ti dà la possibilità di rapportarti e misurarti con altri appassionati di un programma e magari in futuro ti regalerà l’opportunità di partecipare in prima persona al talent (rendendo obsoleti i video provini caricati sul sito ufficiale). Ho detto “sembra tutto bellissimo”, perché come sempre parliamo di una realtà che non ci appartiene: l’applicazione è scaricabile anche dagli utenti italiani, ma tra i brani messi a disposizione non ci sono pezzi dei nostri connazionali, nemmeno di artisti come Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli e Zucchero che all’estero godono di una certa fama; l’ipotesi, ancora in fase embrionale, di tornei online via app che catapultino il migliore nello show, non riguarda il nostro programma.
E’ un vero peccato, perché basterebbe implementare un centinaio di canzoni italiane al database per rendere maggiormente appetibile l’applicazione in Italia, ottenendo con un piccolo sforzo due vantaggi: ulteriori introiti (se la registrazione al gioco è gratis, per avere alcuni brani bisogna pagare) e ulteriore visibilità. Sarà per un’altra volta …