The Show Must Go Off – 28 gennaio 2012
Stasera la seconda puntata di The Show Must Go Off, lo show di Serena Dandini, avrà come ospiti Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi
Io recupero – come molti, probabilmente – brandelli di programma online. E’ la fruizione possibile dello show, che tutto sommato must go OnLine (lo rileva anche Alessandra Comazzi, che, sul suo blog per La Stampa, auspicherebbe uno show di un’ora diviso in tre puntate, piuttosto che una puntata da tre). In effetti, se il «la volontà di riesumare lo show del sabato sera», o meglio, la volontà di riesumarlo parodiandolo, funziona di per sé, il programma sembra un po’ troppo lungo.
Ma, soffocato negli ascolti dall’improbo confronto con Ballando con le Stelle e Italia’s Got Talent, The Show Must Go Off rivive, appunto, di brandelli sul web. Dagli arrangiamenti di Elio e le Storie tese alla gag con Rocco Tanica che sfotteva, amabilmente, i talent show con bambini che cantano (ogni riferimento a programmi realmente in onda è assolutamente voluto) a Max Paiella, da Lillo e Greg a Dario Vergassola, sul web si ritrova tutto, quel che funziona e quel che non funziona tanto.
Questo monologo di Ascanio Celestini funziona eccome.
Per il resto, vale quel che avrete, probabilmente, già letto qua e là: un ibrido fra l’Ottavo nano e gli vecchi programmi della Dandini (senza mai raggiungerne le vette: manca Corrado Guzzanti, lasciatemelo dire una volta di più), e Parla con me. Un programma che deve ancora trovare una sua dimensione ma che promette bene. Vergassola un po’ spento (ma dissacrante nei confronti di Mentana), l’intervista a Tiziano Ferro un po’ troppo lunga, molti momenti da limare e da rimettere in riga, Max Paiella convince al 50% (fra Baricco e D’Alessio) e tante piccole cose che sono ancora da sistemare.
Vedremo se stasera si sistemeranno.