The Rookie, ecco come sarà spiegato l’addio di Afton Williamson
Dopo lo scandalo ecco le novità della seconda stagione di The Rookie
Dopo uno scandalo e un addio traumatico bisogna trovare il modo di ripartire, di portare avanti il lavoro per tutti gli altri dipendenti tra attori e membri dello staff tecnico e creativo che naturalmente contano su questa opportunità per il sostentamento proprio ed eventualmente delle proprie famiglie.
Anche questo è il caso di The Rookie, la serie con Nathan Fillion creata da Alexi Hawley, prodotta per ABC da eOne e arrivata in Italia nei mesi scorsi su Rai 2, travolta nei giorni scorsi dalla vicenda di Afton Williamson. L’attrice, che nella serie interpretava l’agente istruttore della quarantenne matricola John Nolan (Fillion) ha improvvisamente lasciato la serie poco prima dell’avvio delle riprese della seconda stagione. Dopo lo stupore iniziale, la donna ha raccontato su Instagram di aver trascorso un anno intero dovendo fare i conti con forme di bullismo e commenti a sfondo razzista da parte del capo-parrucchiere responsabile del make up della serie, oltre a molestie da parte di Demetrius Grosse, una guest star ricorrente interprete del Kevin Wolfe.
Williamson ha spiegato di aver raccontato più volte la vicenda allo showrunner Alexi Hawley che l’avrebbe assicurata che nella seconda stagione l’attore non ci sarebbe stato, chiedendole di non riportare direttamente lei la vicenda alle risorse umane, probabilmente per non far emergere uno scandalo pubblico. Quando la donna ha ritrovato nell’elenco dei convocati per la nuova stagione il nome di Grosse, sentendosi presa in giro ha strappato il contratto lasciando la serie e denunciando tutto. I vertici di ABC e eOne si sono giustificati parlando di un’indagine in corso e di aver scoperto il tutto solo recentemente.
Intanto c’è una seconda stagione da preparare con un importante personaggio in meno in vista del debutto americano di domenica 29 settembre.
TvLine ha parlato con il creatore, Hawley, che non è entrato nel merito delle accuse, ma ha potuto spiegare in che modo ha pensato di far uscire di scena Bishop ed è una scelta condivisibile e coerente con la trama.
In caso non aveste visto la prima stagione, vi sconsigliamo di proseguire nella lettura per evitare possibili spoiler su quanto accaduto.
Durante la prima stagione l’agente Bishop, interpretata da Williamson, era stata coinvolta in un’indagine degli affari interni perchè era stato scoperto che durante il formulario di ammissione all’accademia, per evitare di essere esclusa, aveva omesso di aver un fratello, cresciuto come lei in affidamento, condannato.
Hawley ha spiegato che considerando tutto questo “non avrebbe mai ricevuto un trattamento equo dalla polizia di Los Angeles. Per questo decise di trasferirsi in un’agenzia federale. Così potrà ricominciare da capo la propria carriera con la speranza di raggiungerne i vertici“. Un’uscita di scena “organica” e coerente con la trama e anche con il personaggio che già nel corso della stagione mostrava il desiderio di voler far carriera.
In parallelo, nonostante non fosse previsto, questo permette agli autori di creare nuovi ostacoli a Nolan nel suo percorso di crescita, visto che dovrà avere un nuovo agente istruttore con cui dovrà di nuovo imparare a relazionarsi.
Seppur nelle difficoltà, anche una situazione professionalmente così complicata, può trasformarsi in un’occasione creativa per la serie.