The Regime – Il palazzo del potere, torna la satira politica nelle serie tv (ma convince di meno, nonostante Kate Winslet): la recensione
The Regime -Il palazzo del potere è una serie satirica sull’ossessione per il potere e la follia che essa genera, con idee però semplici che non le permettono di differenziarsi da altri titoli simili
Dopo Mildred Pierce ed Omicidio a Easttown, Kate Winslet torna sul piccolo schermo con la terza serie tv di cui è protagonista. E, ancora una volta, decide di buttarsi in qualcosa di totalmente differente rispetto al passato: The Regime-Il palazzo del potere (in onda dal 4 marzo 2024, ogni lunedì per sei puntate su Sky Atlantic e su NOW, in contemporanea con la messa in onda statunitense sulla Hbo) gioca infatti sul tema della satira politica e sull’abuso di potere che può generare mostri. Un ritratto neanche troppo velato di certe figure autoritarie protagoniste dei notiziari reali.
The Regime – Il palazzo del potere, la trama
La serie si svolge all’interno di un immaginario Stato autocratico europeo, che basa la propria economia sull’estrazione del cobalto. La narrazione, che si svolge nel corso di un anno, si tiene all’interno del palazzo del regime, dove vive senza mai uscirne la potente Cancelliera Elena Vernham (Winslet).
Ossessionata dal rischio di ammalarsi dello stesso male che ha ucciso il padre, Elena è paranoica, costringe chi lavora a palazzo a tenere tutto estremamente pulito ed a verificare costantemente il grado di umidità per evitare la formazione di muffe.
Anche per questo, oltre che per le sue decisioni in materia di politica estera, si trova minacciata da un dissenso interno sempre più forte. Quando l’ex soldato Herbert Zubak (Matthias Schoenaerts), mandato a Palazzo dopo aver dato il via a una strage durante una proteste all’interno di una miniera, diventa il suo braccio destro, Elena tenterà di assicurarsi il potere mentre le cose cominciano a sgretolarsi intorno a lei.
The Regime- Il palazzo del potere, recensione
Analizzare una serie come The Regime potrebbe apparire molto semplice. In sei episodi, il creatore Will Tracy dipinge un minimondo in cui il potere, per quanto gestito da un gruppo di persone, finisce per essere controllato veramente da una sola persona, ovvero la protagonista Elena.
Troppo chiaro, insomma, il riferimento a certi Governi realmente esistenti (e non a caso la serie Hbo è ambientata in Europa, ai confini tra Oriente e Occidente) ed al goffo modo di nascondere le cose che non funzionano agli occhi del resto del mondo.
Hbo si era già divertita, in passato, a scherzare sugli effetti che il potere e l’ambizione possono giocare su alcune persone con la meravigliosa Veep che, però, faceva una satira politica interna. Con The Regime si guarda all’estero, prendendo spunto sì dal periodo storico che viviamo, ma cercando anche di trasformare la satira in puro racconto della follia.
Per quanto sia intrisa di politica, The Regime preferisce infatti fare del deragliamento della mente umana il suo punto di forza. Ed è questo il motivo che spinge a seguire la serie: non tanto le dinamiche politiche che, va detto, restano piuttosto semplici, a tratti scontate e non accattivanti.
Fin dove l’ossessione (che sia per il potere o per qualsiasi altra cosa poco importa) può spingerci? E fin quando ci si può fidare veramente degli altri, quando questa ossessione diventa l’unica costante di ogni decisione? Sono le domande a cui la serie cerca di dare risposta, raccontando un’autocrazia che scade nel ridicolo, dove un semplice soldato può diventare braccio destro della persona più potente dello Stato e costringere l’intero Palazzo a puzzare di patate per i suoi fantomatici effetti benefici sull’aria.
L’elemento satirico in The Regime è ciò che guida tutto il racconto: manca l’idea forte, che permette alla serie di contraddistinguersi veramente nel panorama di storie che in passato hanno già preso in giro i palazzi del potere. Resta comunque il piacere di vedere Kate Winslet in panni decisamente inediti, volutamente sopra le righe ma, ahinoi, lontani dalle performance delle miniserie a cui aveva lavorato in passato.
The Regime – Il palazzo del potere, cast
- Kate Winslet è Elena Vernham, cancelliera dello Stato;
- Matthias Schoenaerts è Herbet Zubak, ex soldato ora braccio destro di Elena;
- Guillaume Gallienne è Nicholas, marito di Elena;
- Andrea Riseborough è Agnes, direttrice del palazzo;
- Martha Plimpton è Judith Holt, Senatrice e presidente della commissione per le relazioni estere del senato americano, incaricata di chiudere con Elena l’accordo sul cobalto;
- Hugh Grant è Edward Keplinger, ex cancelliere destituito anni prima.
Dove vedere The Regime – Il palazzo del potere?
Oltre che durante la messa in onda su Sky Atlantic, è possibile vedere The Regime – Il potere a palazzo on demand su Sky Go per gli abbonati alla pay tv, oppure su NOW e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.