The price of Glee, la docuserie in esclusiva su Discovery+
The price of Glee si concentra sulle storie tragiche di tre dei suoi protagonisti, Cory Monteith, Mark Salling e Naya Rivera.
Ne avevamo parlato qualche tempo fa, quando Warner Bros. Discovery aveva dato ‘mandato’ per la produzione di una docuserie su Glee e soprattutto sui suoi misteri. La docuserie è stata realizzata e ha anche già debuttato negli USA, dove è andata in onda lunedì 16 gennaio su ID-Investigation Discovery: parliamo di The Price of Glee che in Italia sarà disponibile prossimamente, in esclusiva, sulla piattaforma discovery+.
Al centro delle tre puntate di un’ora – prodotte da Ample Entertainment per Investigation Discovery e discovery+. – ci sono per lo più i lati oscuri di un successo globale: la serie sui ‘losers’ di un liceo della profonda provincia statunitense è diventato un rapidamente un cult per il grande talento dei suoi protagonisti, per il disegno archetipico dei personaggi e per i numeri musicali che hanno ben presto conquistato anche le star del pop, che hanno partecipato con i loro camei nelle sue sei stagioni. Inclusività, drama, comedy, musical hanno costruito un successo che proiettato i protagonisti nell’empireo della serialità globale, con conseguenze anche difficili da gestire.
Ecco perché insieme al successo e al talento, il successo della serie ha acceso i riflettori anche sulle zone d’ombra dello star system e delle vite dei singoli protagonisti. Ed è indubbio che le tragedie che hanno accompagnato la gloria della serie sono state oggetto di interesse, talvolta morboso, per il dietro le quinte della serie. Il racconto della vita dei membri del cast dentro e fuori dal set si struttura con interviste inedite e testimonianze di coloro che sono stati direttamente coinvolti dietro le quinte della produzione, giornalisti di spettacolo, amici e familiari dei protagonisti.
Il racconto si concentra principalmente sulla morte di Cory Monteith, trovato senza vita per overdose a soli 31 anni in una stanza d’albergo della British Columbia, sul suicidio di Mark Salling, che a 35 anni si è tolto la vita in seguito allo scandalo pedopornografico che lo ha investito, e l’annegamento di Naya Rivera, mai riemersa da un tuffo durante una gita in barca sul lago con suo figlio. Tre vite spezzate, per motivi diversi, ma accomunate da un gran talento e dalla partecipazione a una serie che ha fatto scuola.