Non ce la faremo mai, i The Pills non valorizzati e usati da Italia 1 come riempitivo
La recensione del programma del trio di attori e autori romani.
La parodia del talk show non è certo una novità per quanto concerne i generi televisivi.
Andando a ritroso nella memoria, ritornano velocemente in mente Bla Bla Bla con Lillo & Greg o Cuork – Viaggio al centro della coppia, in onda su La7, giusto per fare due esempi.
Non ce la faremo mai, il nuovo programma dei The Pills, andato in onda il primo dell’anno in seconda serata su Italia 1, ha aggiunto un tassello alla storia, mai fin troppo valorizzata a dire il vero, di questo sottogenere comico.
Anche Non ce la faremo mai, in fin dei conti, se qualcuno ne avesse maggiormente sfruttato le doti, si sarebbe rivelato un programma ancor più riusciuto.
Non ce la faremo mai non ha stupito chi già conosce alla perfezione il linguaggio del trio di attori e autori romani. Anche in questo finto talk show, abbiamo trovato il loro stile disincantato, a tratti onirico, surreale ma allo stesso tempo attento alla realtà, già visto nella serie YouTube che ha permesso loro di compiere il grande salto; anche in Non ce la faremo mai, c’è l’utilizzo della tecnica narrativa del mockumentary, già affascinante di suo e che, se sfruttata bene, garantisce sempre un risultato notevole; anche in questo programma, i The Pills hanno dato ampia dimostrazione della loro bravura nel saper riempire un foglio bianco o di saper costruire uno scenario dal quale partire per improvvisare degnamente (come nel caso delle interviste o della parodia del gioco musicale).
La scelta di introdurre nel programma spezzoni tratti dalle loro famose pillole web, però, ha fatto sì che l’intera trasmissione ne risentisse.
Non ce la faremo mai, infatti, è inevitabilmente apparso come un Blob o una sorta di showreel dei The Pills, realizzato appositamente per un pubblico ancora all’oscuro delle loro qualità.
Anche la scelta di programmare Non ce la faremo mai dopo la sbornia di Capodanno, con i postumi ancora da smaltire, non è apparsa come sinonimo di fiducia nel programma.
I The Pills, usati ingiustamente come riempitivo festivo: questa è l’impressione finale alquanto fastidiosa, derivante dalla visione del programma.