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The Perfect Couple – trama, cast, recensione e finale della serie Netflix con Nicole Kidman: una buona storia ma c’è troppo di già visto

Il giallo legato alla famiglia Winbury ci ricorda l’inganno delle apparenze ma, nel farlo, non riesce ad essere all’altezza di altri titoli simili usciti in passato

6 Settembre 2024 11:14

Una famiglia facoltosa, un luogo incantevole, un omicidio e i soliti segreti che vengono a galla e che rivelano che non è tutto oro quello che luccila. A vedere The Perfect Couple, la serie tv disponibile da giovedì 5 settembre 2024 su Netflix, non si possono non trovare questi elementi: tratta dall’omonimo libro di Elin Hilderbrand, la serie si appoggia su dei pilastri che il pubblico televisivo ha già imparato a conoscere in questi anni. Pilastri a cui si aggiunge una star di prima linea, Nicole Kidman, che dovrebbe rappresentare quel qualcosa in più ma che, invece, rischia di restare intrappolata nel personaggio.

La trama di The Perfect Couple

Amelia Sacks (Eve Hewson) sta per sposare l’erede di una delle famiglie più ricche di Nantucket, i Winsbury. La futura suocera è la nota scrittrice di romanzi Greer Garrison Winbury (Kidman), che non nasconde la sua disapprovazione, ma non bada a spese per organizzare quello che si preannuncia come il matrimonio più importante della stagione.

Ma quando sulla spiaggia appare un cadavere e vengono svelati alcuni segreti della famiglia e dei suoi componenti, si mette in moto un’indagine, condotta dalla detective Nikki Henry (Donna Lynne Champlin), che sembra essere uscita dalle pagine di uno dei libri dell’autrice e, improvvisamente, tutti sono sospettati.

Il cast di The Perfect Couple

  • Nicole Kidman è Greer Garrison Winbury, la madre dello sposo;
  • Liev Schreiber è Tag Winbury, il padre dello sposo;
  • Eve Hewson è Amelia Sacks, la sposa;
  • Billy Howle è Benji Winbury, lo sposo;
  • Dakota Fanning è Abby Winbury, la cognata;
  • Meghann Fahy è Merritt Monaco, la migliore amica della sposa;
  • Ishaan Khattar è Shooter Dival, il migliore amico dello sposo;
  • Jack Reynor è Thomas Winbury, il fratello dello sposo;
  • Sam Nivola è Will Winbury, il fratello dello sposo;
  • Mia Isaac è Chloe Carter, la figlia del capo della polizia;
  • Donna Lynne Champlin è Nikki Henry, la detective;
  • Isabelle Adjani è Isabel Nallet, l’amica di famiglia.

The Perfect Couple, regista e sceneggiatori

I sei episodi della miniserie sono diretti e prodotti da Susanne Bier (The Night Manager, The Undoing);la showrunner è Jenna Lamia, la sceneggiatura è curata da Elin Hilderbrand, autrice del libro da cui è tratta la miniserie, di cui è anche produttrice esecutiva.

The Perfect Couple, la recensione

La famiglia disfunzionale che nasconde segreti per apparire perfetta

© Netflix

The Perfect Couple è una buona rappresentazione della ipocrisia dei nostri tempi, in cui tutto ciò che rischia di distogliere lo sguardo da ciò che vogliamo che sia visto va immediatamente nascosto e conservato in un luogo segreti. Succede anche con il nostro passato e, a volte, con le nostre famiglie.

La miniserie non cerca però di costruire intorno al giallo che traina tutti gli episodi la storia di una famiglia disfunzionale: ormai sono solo queste a funzionare, no? Quindi, cerca di usare lo stesso mistero dell’omicidio per smontare l’apparentemente perfetto mosaico familiare che ci viene presentato nel primo episodio.

C’è troppa somiglianza con altre serie simili

L’obiettivo dovrebbe essere quello di agganciare il pubblico con il caso da risolvere e poi di convincerlo a seguire il resto del racconto perché affascinato dai personaggi e dai loro misteri. Ma The Perfect Couple non riesce a ripetere questa magia, che abbiamo già visto altrove.

Perché questa miniserie somiglia tanto, forse troppo, ad altre produzioni che ci hanno sedotto dal primo all’ultimo episodio: titoli come Big Little Lies e The Undoing (diretto dalla stessa Bier e con Kidman protagonista) avevano fatto assolutamente centro e trovato la giusta formula, cosa che non si può dire per The Perfect Couple.

Apparentemente funziona tutto, ma…

© Netflix

Cos’è che non funziona in questa miniserie? Apparentemente nulla: il cast è all’altezza della situazione, le location sono da sogno e consentono di immergerci nell’immaginario di questa famiglia più che benestante e il giallo è orchestrato in modo da risolversi pochi minuti prima della fine dell’ultimo episodio. Ma, dicevamo, è tutta apparenza.

A The Perfect Couple manca quel dettaglio in più che gli permetta di essere davvero differente da altri titoli simili: Netflix, ingaggiando Bier e Kidman in primis, ha cercato di lanciare un guanto si sfida alla Hbo, vera regina nella costruzione di drama di questo genere, ma la piattaforma ne è uscita sconfitta.

C’è troppo in poco spazio: e ne risentono i personaggi

Il vero problema di The Perfect Couple sta nell’aver cercato di mettere tanto all’interno di uno spazio ridotto: sei episodi si rivelano davvero pochi per entrare nelle stanze oscure delle menti dei personaggi, di cui scopriamo sì segreti, passioni segreti e tradimenti, ma giusto perché ognuno, in questa serie, deve avere un segreto per poter essere funzionale al racconto.

Sono proprio loro, i personaggi, a non regalarci soddisfazioni: se, come abbiamo detto, tutto l’impianto narrativo funziona e fila liscio, restano sullo sfondo come pedine da muovere (con tanto di accappatoio identico per tutti da indossare la mattina a colazione), ognuna con un chiaro percorso da compiere per sviare il pubblico dalle proprie “indagini”. Basta osservare l’insolita sigla di apertura degli episodi, con cast/personaggi in fila sulla spiaggia a ballare una coreografia sulle note del brano “Criminals” di Meghan Trainor: siamo dalle parti delle sigle dei reality, utili a mettere in mostra il cast e a darne quell’impressione di armonia che sarà, appunto, distrutta nel corso degli episodi.

Dalla stessa Greer, interpretata da una Nicole Kidman che sta rischiando di rimanere ingabbiata in ruoli da piccolo schermo sempre uguali a loro stessi, a tutti gli altri comprimari, The Perfect Couple usa i personaggi come se fossero in rassegna, senza darci il tempo di affezionarci a uno o all’altro, ma grattando solo una superficie già grattata con personaggi simili in serie fin troppo simili ma che, dalla loro parte, hanno avuto il vantaggio di essere uscite molto prima.

The Perfect Couple, finale

-ATTENZIONE: SPOILER SUL FINALE DELLA SERIE-

Il corpo ritrovato in mare è quello di Merritt, la migliore amica di Amelia, la futura sposa. Nell’ultima puntata si scopre che ad averla uccisa è stata Abby, moglie di Thomas in attesa del loro figlio. Abby, la sera dell’omicidio, porta a Merritt in spiaggia un bicchiere di spremuta in cui ha sbriciolato una delle pastiglie che il marito tiene nel cassetto vicino al letto. Merritt perde così le forze ed Abby ne approfitta per affogarla in acqua.

Ma perché l’ha fatto? Abby, e con lei altri membri della famiglia, avevano scoperto che la vittima era rimasta incinta di Tag, marito di Greer. Il nascituro sarebbe potuto diventare un ostacolo allo sblocco dell’ingente fondo fiduciario che sarebbe stato a disposizione dei figli di Greer e Tag solo al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo. Se Tag avesse avuto un altro figlio, anche da un’altra donna, avrebbero dovuto aspettare altri diciotto anni.

Thomas aveva provato a spaventare Merritt con un colpo di pistola, ma Isabel, la sua amante, lo aveva fermato. Abby, dunque, ha deciso di agire al suo posto. Sei mesi dopo il suo arresto, Greer si reca a Londra, dove si è trasferita e lavora Amelia, il cui matrimonio con Benji non è andato in porto. Greer chiede alla ragazza di leggere il suo ultimo romanzo, “Tocca a te”, ispirato a lei: lo pubblicherà solo con il suo consenso.

Greer, che nella sua vita ha nascosto numerosi segreti del suo passato (tra cui quello di essere stata una escort d’alto bordo e di avere un fratello), ha capito che Amelia non è mai scesa a compromessi pur di restare se stessa, imparando ad apprezzarla. Le chiede, quindi, di restare in contatto.