The Marvelous Mrs Maisel con la seconda stagione spicca ulteriormente il volo: una serie travolgente
The Marvelous Mrs Maisel recensione in anteprima Blogo della seconda stagione della serie tv di Amazon prime Video disponibile dal 5 dicembre
Rivoluzionaria, ironica, diretta, dirompente: Midge Maisel è pronta per conquistare ancora il pubblico.
La seconda stagione di The Marvelous Mrs. Maisel è disponibile da oggi 5 dicembre su Amazon Prime Video e sicuramente i fan la divoreranno ancor prima che arrivi il week-end. La miglior comedy dello scorso anno, forse la miglior serie tv in generale, torna con tutta la sua forza anche in questa seconda stagione che non mostra alcun segno di stanchezza anzi, grazie al successo della prima stagione, capace fare un’ulteriore salto in avanti.
I primi 5 episodi della seconda stagione di The Marvelous Mrs. Maisel ci portano fino a Parigi dove fugge la mamma di Miriam Midge Maisel (Rachel Brosnahan), per poi tornare nella New York anni 60 dove prosegue la ricerca di indipendenza della nostra protagonista. Figlia, mamma, moglie, comica, centralinista Mrs. Maisel è l’icona femminista della modernità senza nemmeno esserlo. Racconta il passato parlando al presente, perchè determinate difficoltà, determinate esigenze della donna di 50 anni fa, sono ancora presenti oggi.
Per chi non conoscesse la serie, The Marvelous Mrs. Maisel racconta le vicende di una tipica moglie e madre di fine anni ’50, sposata con Joel, rispettosa del ruolo imposto dalla società di spalla per il marito, impiegato e aspirante comico fallimentare. Una sera, dopo l’ennesima delusione, Joel (Michael Zegen) confessa a Midge di averla tradita e la lascia, cambiandole la vita. Miriam esplode, sboccia come un fiore dopo una gelata, scopre la sua passione per la comicità, decide di trovarsi un lavoro nonostante non sia adeguato per una signora del suo rango. E questa forza dirompente travolgerà la sua vita e la vita di chi le sta intorno. In un locale dove si esibisce come stand-up comedian improvvisata incontra Susie (Alex Bornstein) che deciderà di farle da manager.
La forza della scrittura
8 Emmy tra cui la miglior serie Comedy e la miglior Attrice comedy e 2 Golden Globe hanno certificato un successo evidente e straordinario forte di un cast di livello, di una scrittura e di una regia capaci di dare un’impronta ben definita alla serie. Amy Sherman Palladino e suo marito Daniel Palladino, forti dell’esperienza maturata con Una Mamma per Amica, sono riusciti a creare una serie tv che vive di dialoghi serrati, scene ritmate e momenti di comicità naturale e spontanea, al punto che possiamo anche perdonare la stereotipata famiglia italiana che canta Funiculì Funiculà. Nell’armonia complessiva della serie, quel piccolo momento è come un quadro animato, una scena teatrale che simboleggia un mondo intero.
Così come il viaggio a Parigi dei primi due episodi di questa seconda stagione, è uno spaccato da cartolina di una città che non c’è più e che forse non è mai esistita se non nella mente dei turisti. Una città di cortili, di baschi, di amanti, colorata e vivace come lo spirito di Midge. Una giostra su cui salire per rimettere in circolo la propria vita ma da cui poi scendere per rientrare nella vita di tutti i giorni.
Non ci sono momenti morti, non c’è tempo per rifiatare. The Marvelous Mrs. Maisel ha un ritmo incalzante costruito intorno ai dialoghi che formano una coreografia della parola. I personaggi ruotano, si muovono, girano insieme alla parola, una danza che risulta evidente quando Midge e suo padre entrano nel cortile della casa di Parigi, quando vediamo Midge al lavoro insieme alle altre centraliniste, quando la famiglia si prepara prima di uscire di casa: movimenti precisi, studiati fino al dettaglio, parole che sembrano musica e dettano il ritmo di tutta la scena.
Midge e non solo
La prima stagione di The Marvelous Mrs. Maisel è servita per farci conoscere la protagonista, abbiamo seguito il suo percorso, vissuto la sua crescita. Questa seconda stagione, almeno guardando i primi 5 episodi, sembra voler seguire il percorso di crescita dei vari personaggi, dal padre Abraham “Abe” Weissman, un meraviglioso Tony Shaloub, professore di matematica all’università, alla madre (Marin Hinkle), fino a Joel e Susie. Il mondo intorno a Midge si muove insieme a lei, cambia per merito o colpa della sua spinta propulsiva e travolgente.
Una commedia da 50 minuti in cui, a differenza di altri tentativi simili, si sfugge al desiderio di un’eccessiva drammatizzazione, e non subentra mai la sensazione di essere andati oltre. Anzi in ogni episodio vorresti sempre qualche scena in più, qualche dialogo ulteriore. Miriam vive tante vite diverse. Una mamma in carriera e amorevole, una centralista col sogno di tornare al primo piano e poter consigliare le clienti sul profumo o rossetto migliore da indossare, l’amica prodiga di consigli, la comica tagliente, la moglie ancora affettuosa per quel marito che l’ha si tradita ma le ha permesso di scoprire la sua vera vita. Non c’è rabbia, non c’è cattiveria in Miriam ma solo la voglia di avere la propria indipendenza, una situazione anche per lei tutta da scoprire considerando che ha sempre avuto un ruolo ben definito nella società.
Chi è Mrs. Maisel? Nessuno le sa, nemmeno lei, sicuramente non la sua famiglia, forse Susie è quella che la conosce di più. Per noi pubblico è una scoperta continua da divorare da dal 5 dicembre su Prime Video.