The Loudest Voice, Russell Crowe si trasforma nell’ex capo di Fox News nella miniserie Sky Atlantic
La recensione in anteprima della miniserie sull’ex capo di Fox News travolto dallo scandalo sessuale
Una grande qualità di Hollywood e dintorni è la capacità di raccontare l’attualità senza fare sconti a nessuno. Non si creano storie inventate per raccontare eventi reali. Si prende la realtà e si trasforma in finzione. Tutto diventa ancora più facile se si può colpire un “villain”, una figura che tutti possono facilmente percepire come un “cattivo” da condannare.
Ed è questo il caso di Roger Ailes, un personaggio che probabilmente in Italia conosciamo poco, ma che negli Stati Uniti era una figura molto rilevante del mondo dei media, travolta da uno scandalo sessuale in piena epoca del #MeToo. Produttore, giornalista, esperto di televisione Ailes è stato il fondatore e padre padrone di Fox News, canale All News dichiaratamente repubblicano di proprietà di Rupert Murdoch.
Chi era Roger Aisles?
Consulente politico repubblicano e di Nixon, Ailes aveva una passione per la televisione e nel 1996, dopo esser stato licenziato da CNN, creò di fatto dal nulla quello che divenne il canale All News più visto della televisione cable americana, con un’idea di base molto semplice: paralre in modo netto e chiaro a una certa tipologia di pubblico. Se gli altri All News lottavano nell’arena liberal, Fox News si sarebbe rivolta al cuore dell’America repubblicana, non senza cavalcare notizie false o esagerando particolari per colpire il nemico.
Roger Ailes prende vita nei sette episodi trasmessi dal 4 dicembre su Sky Atlantic e in streaming su Now Tv, andati in onda in estate su Showtime negli Stati Uniti, grazie a Russell Crowe, quasi irriconoscibile sotto i diversi strati di trucco necessari per trasformarsi nell’uomo scomparso nel 2017 dopo esser stato travolto dalle accuse di molestie sessuali. La storia di Ailes è raccontata a partire dal libro di Gabriel Sherman The Loudest Voice in the Room che ha raccolto oltre 600 testimonianza andando a definire la figura di questo padrone di un mondo in decadenza.
La voce piĂą forte
Quella di Ailes era sempre la “voce più forte in ogni stanza”, dove c’era lui si sentiva, incuteva timore, la sua era l’unica opinione che contava e proprio forte di questa sua abilità magnetica si sentiva il padrone indiscusso della vita dei suoi sottoposti. Allusioni, relazioni, molestie erano così all’ordine del giorno. E nel mondo prima del me too trovare qualcuno disposto a parlare era davvero qualcosa di molto raro, come mostra in modo evidente la storia di Gretchen Carlson, giornalista di Fox News, interpretata da Naomi Watts che incontrando grosse difficoltà personali riuscì a portare alla luce il metodo “Ailes”.
Nel cast della miniserie troviamo anche Sienna Miller nei panni di Elizabeth moglie di Roger, una donna asservita alla forza del marito, complice ignara ma che gode i benefici del potere riflesso. Seth MacFarlane è Brian Lewis, capo delle pubbliche relazioni del canale, in bilico tra la necessità di proteggere Roger e la paura delle sue reazioni. Simon McBurney è Ruper Murdoch dipinto come uno spietato imprenditore che si lascia però guidare dalla moglie, dai figli e dallo stesso Aisles capace di manipolarlo per convincerlo della bontà delle sue decisioni.
Da non perdere perchè….
Fortemente contemporaneo e dall’animo battagliero, The Loudest Voice è da non perdere anche per i gustosi dietro le quinte del mondo della televisione e della costruzione delle notizie. La costruzione del consenso attraverso la manipolazione delle notizie per raggiungere una determinata fetta di popolazione ben precisa è un tema molto attuale e da approfondire. Sono molto interessanti per esempio i racconti di come Ailes e Fox News hanno gestito eventi di cronaca come l’11 settembre, ma anche le elezioni presidenziali del 2008 con la vittoria di Obama e del 2016 con la campagna di Trump. Il focus del racconto però non è solo il giornalismo e il suo rapporto con la politica, quanto la descrizione di un mondo, oggi, forse, superato, in cui gli uomini di potere sentivano di poter far tutto, dal toccare il sedere di una donna a lanciare oggetti contro i sottoposti.
La paura del “capo” si vince anche con l’unione dei sottoposti. Se tutti si ribellano nessuno ha così tanta forza da poter mantenere il proprio ruolo contro tutto e tutti. Un dramma costruito con la forza di un thriller, in cui sai tutto, colpevole, movente e arma del delitto ma devi sapere tutto il resto, come si raggiunge quell’obiettivo. Memorabile anche l’interpretazione di Russell Crowe che è già sulla strada dell’Emmy come miglior attore protagonista di una miniserie.
The Loudest Voice in streaming
La miniserie in sette episodi The Loudest Voice arriva su Sky Atlantic dal 4 dicembre, in mobilitĂ su Sky Go e in streaming su Now Tv. Una volta conclusa andrĂ ad arricchire il catalogo dello Sky Box Sets.