The Last Ship, su Italia 1 gli americani diventano ancora eroi contro un virus mondiale, tra retorica ed azione
Su Italia 1 The Last Ship, la serie tv in cui l’equipaggio della Uss Nathan James deve affrontare un’epidemia che sta uccidendo l’umanità, cercando una cura per salvare i sopravvissuti e tornare a casa
Le pandemie sono ormai entrate a far parte delle serie tv, con racconti più o meno realistici che seguono le vicende di un gruppo di personaggi in cerca della cura che possa salvare il mondo. In The Last Ship, la serie tv in onda da questa sera alle 21:10 su Italia 1, a dover fronteggiare un’epidemia che colpisce tutta l’umanità è l’equipaggio di una nave della Marina militare americana, alle prese con una missione di cui, all’inizio, non erano al corrente.
Tratta dall’omonimo libro di William Brinkley ed adattata per la tv da Hank Steinberg e Steve Kane, la serie tv ha come protagonisti i membri dell’Uss Nathan James, cacciatorpedoniere guidato dal Capitano Tom Chandler (Eric Dane) che, dopo aver svolto una delle sue missioni in mare aperto, pensa di poter tornare a casa. A bordo della nave c’è anche la Dr.ssa Rachel Scott (Rhona Mitra), microbiologa la cui presenza sulla nave sembra inizialmente lontana dalla vera missione dell’equipaggio, ma in realtà è centrale.
Sulla terraferma, infatti, è scoppiata una pandemia, che ha ucciso l’80% della popolazione mondiale. Il virus è sconosciuto, al punto che è necessario trovare una cura immediata per evitare che i sopravvissuti siano contagiati. Rachel è sulla nave proprio per questo motivo: trovare il ceppo primordiale del virus e la cura: una missione ignota anche al capitano che, credendo di poter tornare a casa, si trova costretto a dover tenere sulla nave l’equipaggio, che adesso deve lavorare affinchè la dottoressa possa studiare un antidoto il più velocemente possibile.
The Last Ship non è interamente ambientato a bordo del cacciatorpedoniere: i protagonisti, tra cui il vice comandante Mike Slattery (Adam Baldwin), il Comandante Hugh Jeter (Charles Parnell) ed il microbiologo Quincy Tophet (Sam Spruell), assistente di Rachel, devono scendere dalla nave per poter esplorare alcune zone in cui potrebbero trovare risorse necessarie alla ricerca della cura. Durante le loro missioni, dovranno affrontare sopravvissuti, come Tex (John Pyper-Ferguson), e nemici, pronti a prendere con la forza ciò che potrebbe permettere loro di avere la cura e, così, un enorme fonte di potere. Ma The Last Ship racconta anche la storia di personaggi costretti a stare lontano dalle proprie famiglie, senza sapere le loro sorti, proprio come succede a Tom, ignaro delle condizioni della moglie Darien (Tracy Middendorf) ed i figli Ashley (Grace Kaufman) e Sam (Aidan Sussman).
Rispetto al libro, la serie tv segue il filone della guerra biologica: nel romanzo, la nave è costretta a restare in mare aperto a causa in attacco nucleare che coinvolge gli Stati Uniti e la Russia. Un approccio più moderno ed attuale, quindi, forse anche un po’ profetico (la serie è stata realizzata mesi prima della diffusione del virus dell’Ebola in Africa), ma che vuole anche sottolineare la forza ed il coraggio dei soldati americani di fronte a minacce di questo genere.
The Last Ship è una serie altamente patriottica: qui gli americani non devono solo salvare il proprio Paese, ma il mondo intero. Diventano eroi inconsapevoli ma pronti a mettersi in gioco pur di completare la propria missione. Un tono, questo, che si ripete nel corso della serie, e che si deve leggere come un elogio a tutti coloro che, ogni giorno, operano lontano dalle proprie famiglie per garantire la sicurezza della popolazione. Ad un racconto che esalta la capacità degli americani di gestire le emergenze, con qualche tocco di retorica che in storie di questo genere c’è sempre, si aggiunge un’azione che permette al pubblico di seguire le vicende dei protagonisti senza annoiarsi e trovandosi di fronte a situazioni che superano i confini della nave.
The Last Ship -rinnovata da Tnt per una seconda stagione- ha la missione di raccontare scenari possibili ma senza tocchi apocalittici, evidenziando invece la capacità dell’uomo di saper sopravvivere sia ai virus che a sè stesso. Con un produttore come Michael Bay, esperto in azione e personaggi eroici, The Last Ship non deluderà chi vuole una storia semplice, con personaggi che non escono dal proprio spazio morale ma che sono capaci di gestire una situazione così rischiosa con l’eroismo di cui solo gli americani, pare, sono capaci.