The Good Fight, torna Michael J. Fox ma per Julianna Margulies il problema è sempre economico
La quarta stagione della serie tv resterà ancora politica ma sarà meno legata al Presidente Trump “non sappiamo se resterà in carica”
La quarta stagione di The Good Fight arriverà prossimamente negli Stati Uniti su CBS All Access, piattaforma di streaming a pagamento di CBS, e in Italia su TIMVision ma non vedrà, nemmeno in questa stagione, la presenza di Julianna Margulies.
La questione sembra abbastanza ridicola ormai, lo spinoff di The Good Wife non ha alcun bisogno di un cameo breve o lungo che sia della vecchia protagonista, ma i creatori Robert e Michelle King, così come la stessa attrice, a ogni occasione pubblica si sentono proporre la stessa domanda. La curiosità è tutta nella risposta che dopo l’argine rotto lo scorso anno da Margulies, è sempre legata a una questione economica.
“CBS si è rifiutata di pagare quanto avevo richiesto” aveva dichiarato l’attrice, sottolineando una disparità di trattamento rispetto ai suoi colleghi maschi. Ieri agli incontri del TCA (Television Critics Association) winter press tour Robert King ha ribadito “Siamo amici di Julianna quindi mai dire mai. Penso che la questione qui sia tutta legata a quando CBS All Acces può fare con i soldi che ha a disposizione. Non abbiamo i grandi budget di Netflix. Lavoriamo con il minimo indispensabile“.
Non mancheranno però le guest star nella quarta stagione di The Good Fight. I produttori hanno annunciato, infatti, che Michael J. Fox riprenderà il ruolo dell’avvocato Canning, già interpretato più volte in The Good Wife e che ha permesso all’attore di conquistare 5 nomination. Avvocato di New York affetto da discinesia che gli causa movimenti imprevedibili del corpo e che usa la sua condizione per sedurre giurati e giudici, Canning è uno spietato uomo d’affari. Inoltre saranno nel cast anche John Larroquette, Hugh Dancy e tornerà anche Zach Greiner che interpretava David Lee nella serie originale.
La quarta stagione della serie tv sarà meno politica, meno legata a Trump “ma senza perdere il suo spirito politico“. I casi affrontati saranno legati alle grandi fusioni che hanno sconvolto l’industria dei media e come la politica controlla e influenza gli affari. “Disney-Fox, CBS-Viacom e le grandi fusioni sono state fonti d’ispirazione per la stagione, siamo tutti un po’ preoccupati di questi mega apparati alla Amazon, desiderosi di controllare tutto quello che diciamo e facciamo.”
Per raccontare questo mondo in evoluzione i King hanno spiegato che nella quarta stagione uno studio internazionale proverà ad acquisire lo studio di avvocati dei nostri protagonisti “per aumentare la propria diversità. Avevano preso il loro libro dei soci rendendosi contro di non avere alcun membro afro-americano“.
La decisione di inserire meno Trump nella quarta stagione è anche legata al fatto che mentre stavano lavorando alle puntate è arrivata la richiesta di impeachment del Presidente quindi “non sappiamo se il Presidente resterà in carica“. Ci saranno però altri temi importanti come il #metoo e il processo di Harvey Weinstein.
Infine i produttori hanno anticipato che i titoli degli episodi dopo aver omaggiato Friends nella terza stagione iniziando con “The One with…” nella quarta rimanderanno a C’è Sempre il sole a Philadelphia con “The Gang….” sempre per ribadire lo spirito goliardico, satirico con cui vengono approcciati gli argomenti dello show.