The Good Fight i creatori erano pronti a lasciare dopo la censura CBS
Un corto animato di The Good Fight legato alla censura in Cina censurato da CBS
The Good Fight è sicuramente una serie tv che sa come far parlare di sé.
Provocatoria e fortemente legata all’attualità, quella che era nata come lo spinoff di The Good Wife è pian piano diventata una delle serie tv migliori degli ultimi anni, frutto dell’abilità creativa di Robert e Michelle King, la coppia di autori della serie, capaci di legare temi contemporanei nazionali e internazionali alle vicende dei protagonisti. Lontana da facile retorica e dal conformismo, sia The Good Wife che The Good Fight non hanno mai risparmiato niente e nessuno passando da situazioni legate al controllo dei media, fino ai temi delle violenze e soprattutto a Donald Trump.
Proprio tre parole “Assassinate President Trump” in una fotografia rilanciata sui social media, tra l’altro legata a un tema come il controllo sulle telefonate degli americani da parte dell’agenzia NSA, ha scatenato le proteste dei repubblicani e dei sostenitori del Presidente. Immagine poi rimossa perchè, come spiegato da CBS, “il post mostrava un contenuto che preso da solo, fuori dal contesto dello show, ha creato una reazione assolutamente non voluta”.
L’ottavo episodio della terza stagione di The Good Fight, rilasciato sulla piattaforma di streaming CBS All Access lo scorso giovedì (l’intera terza stagione è in arrivo in Italia su TIMVISION il 15 maggio) ha colpito nuovamente lo spettatore quando durante l’episodio è apparso il cartello “CBS ha censurato questo contenuto”.
Il cartello ha preso il posto di uno dei momenti più divertenti e intelligenti di questa serie, i corti animati in cui vengono spiegati alcuni temi o risvolti della puntata, un appuntamento fisso di questa terza stagione. Inizialmente, visto lo stile provocatorio della serie, c’era chi aveva pensato si trattasse di una trovata degli autori. In realtà si è trattato di un vero e proprio caso di censura e l’inserimento del cartello su sfondo nero è stato frutto di un accordo tra CBS e gli autori.
Senza svelare troppi dettagli, l’episodio ha visto al centro un personaggio far causa a un motore di ricerca accusato di averlo limitato nella sua presenza in rete. Durante il dibattimento emerge come questo motore di ricerca in Cina si sia accordato con il governo per operare delle limitazioni nelle ricerche on line. Il corto animato viene introdotto proprio in un punto in cui si parlava dei rapporti tra Cina e Stati Uniti e del tema della censura. Ed è qui che in un corto-circuito quasi surreale, viene inserito il cartello “CBS ha censurato questo contenuto”.
CBS ha spiegato che “avevano dei dubbi sul tema trattato dal corto animato” che secondo quanto riporta Variety avrebbe spiegato come i produttori americani rimuovano alcuni elementi dai propri film e serie per assecondare la censura cinese. Di fatto CBS ha censurato un passaggio legato alla censura.
Secondo il The New Yorker i creatori e showrunner Robert e Michelle King hanno discusso a lungo con CBS Television Studios e avrebbero anche minacciato di lasciare lo show. I due autori, una volta concordato l’inserimento del cartello, avrebbero voluto lasciarlo per 90 secondi, la durata del previsto corto animato. Alla fine il cartello rimane in onda per soli 8 secondi circa.
“Sono rimasta davvero stupita e infastidita” ha detto Michelle King a The New Yorker “non siamo i ragazzini cattivi, è stato davvero qualcosa di insolito” ha aggiunto Robert King. Soprattutto le obiezioni di CBS e la richiesta di censura sarebbe arrivata dopo che la sequenza animata era stata interamente scritta e realizzata, visionata dal dipartimento legale e dal resto della società “è così assurdo: hanno censurato una canzone sulla censura” ha aggiunto Laura Marks, sceneggiatrice dell’episodio “so che dovrebbe far ridere ma non è così”.
The Good Wife non è comunque a rischi ed è già stata rinnovata per una quarta stagiona da CBS.