The Following, su Premium Crime e SkyUno la serie più attesa dell’anno con Kevin Bacon
Su Premium Crime e SkyUno The Following, la serie tv di Kevin Williamson con Kevin Bacon nei panni di un ex agente dell’Fbi che torna al lavoro per dare la caccia ai serial killer guidati da un assassino che aveva catturato in passato
Era molto attesa, ed a giudicare dai primi episodi andati in onda in America, il pubblico è stato ripagato. “The Following”, la serie tv creata da Kevin Williamson (creatore di “Dawson’s creek”, “The Vampire Diaries” e della saga di “Scream”), si è aggiudicata il titolo di miglior debutto dell’anno, tanto da conquistarsi, in Italia, una doppia messa in onda.
Lo show, infatti, sarà trasmesso questa sera alle 21:15 su Premium Crime, mentre alle 22:40 su SkyUno. Dalla prossima settimana, Premium Crime trasmetterà “The Following” ogni lunedì, mentre SkyUno lo manderà in onda il martedì, alle 21:10.
Tutta quest’attenzione la si deve non solo per l’attesa creatasi intorno ad una serie che promette di riportare il thriller in tv (ed i primi episodi non deludono, con qualche scena al cardiopalma), ma anche per il nome del protagonista, ovvero Kevin Bacon, che per la prima volta ha detto sì ad un ruolo fisso per una serie tv -a patto, però, di non superare i quindici episodi a stagione, in modo da consentirgli di lavorare anche per il grande schermo-.
The Following
Bacon dà il volto a Ryan Hardy, ex agente dell’Fbi, ritiratosi dopo aver catturato, nove anni prima, lo spietato serial killer Joe Carroll (James Purefoy), insegnante universitario di letteratura con l’ossessione per le opere di Allan Poe. I suoi quattordici omicidi, infatti, hanno tutti dei riferimenti alle opere dello scrittore, ed hanno come vittime giovani ragazze.
Quando Joe riesce ad evadere, la caccia all’uomo coinvolgerà anche Ryan, che su quel caso ha rischiato di perdere la testa e non solo. Dopo nove anni, si ritrova al punto di partenza, con Joe pronto a lanciargli un’altra sfida, alla quale prenderanno parte gli agenti Mike (Shawn Ashmore), da sempre ammiratore di Ryan, e Debra (Annie Parisse).
Entra quindi in gioco la novità della serie, che non si basa su una semplice caccia all’assassino, ma rivela una rete di seguaci, creata dallo stesso Joe mentre era in carcere tramite il web, pronti ad eseguire ogni suo ordine. Joe non è da solo, e Ryan deve riuscire a stanare i serial killer che, in America, sono in attesa di un cenno per colpire.
Una situazione alla quale non sfugge Claire (Natalie Zea), ex moglie di Joe e madre di Joey (Kyle Catlett), ora possibile futura vittima del culto creato dall’ex marito. Ryan, adesso, deve vedersela con qualcosa molto più grande rispetto al passato, e dovrà tornare in forza all’Fbi in quanto unico ad avere avuto la capacità di comprendere la mente di Joe e le sue mosse.
Ci siamo espressi positivamente su “The Following”, che riprende alcune tematiche letterarie (non solo Poe, ma anche la sfida tra il protagonista ed il suo avversario viene letta in una chiave romanzata, tanto che Joe definisce la sfida lanciata a Ryan “un sequel”) e le unisce alla modernità delle reti sociali via internet. Williamson, che già in “Scream” era riuscito a dare un nuovo tocco di originalità al genere horror, scrive una serie capace di incuriosire e spaventare, grazie ad un lavoro sui due protagonisti che li rende al tempo stesso grandi come se fossero pronti a debuttare al cinema ma anche ampiamente popolari ed adatti alla tv.
Molte le scene violente mostrate nel corso degli episodi, tanto da far nascere qualche critica (la serie tv, in America, va in onda sulla generalista Fox), sopratutto alla luce dei recenti fatti dell’attualità americana. “Quando ci sediamo nella stanza degli autori”, ha spiegato Williamson, “non pensiamo solo a come uccidere la gente. Pensiamo al drama. Deve essere una storia provocatoria e thriller. Lo show lavora sulla finzione”.
Ad ogni modo, “The Following” ha già fatto centro: complice (forse) la strategia della rete di invitare il pubblico anche a registrare la serie -cosa mai accaduta per un canale che si regge sugli ascolti live e non delle registrazioni-, la prima puntata della serie è stata vista da 10,4 milioni di telespettatori, con un rating nella fascia 18-49 anni del 3.2, salito nella seconda puntata al 3.3. I seguaci di “The Following”, insomma, non sono solo gli assassini.