Home Rai 2 The Floor, Priello e Balsamo a TvBlog: “Una responsabilità che ci piace. Ma sogniamo un programma firmato The Jackal (e The Floor Kids)”

The Floor, Priello e Balsamo a TvBlog: “Una responsabilità che ci piace. Ma sogniamo un programma firmato The Jackal (e The Floor Kids)”

Priello, conduttore “ufficiale”, e Balsamo sua spalla nonché “tuttologo”, ci presentano le novità della seconda edizione del gioco che sta conquistando anche altri Paesi e che mette in palio 100mila euro

10 Settembre 2024 09:00

Confermato The Floor – Ne rimarrà solo uno, confermati i suoi conduttori Ciro Priello e Fabio Balsamo: a partire da oggi, martedì 10 settembre 2024 alle 21:30, debutta la stagione autunnale di prima serata di Raidue (ma saràvisibile anche su RaiPlay) e lo fa proprio con il game show che, a inizio anno, aveva ottenuto un buon consenso di pubblico. Realizzato dalla Direzione Intrattenimento Prime Time Rai in collaborazione con Blu Yazmine, il meccanismo di The Floor (format olandese esportato in numerosi Paesi, diventando un fenomeno in Germania, Spagna, Francia e anche negli Stati Uniti) resta inalterato: 100 concorrenti si sfidano in sei puntate per conquistare tutto pavimento-terreno di gioco a suon di risposte su argomento di cultura generale. In palio 100mila euro. A guidare i concorrenti c’è Priello nelle vesti del classico conduttore, mentre a Balsamo spetta il ruolo del tuttologo, per smorzare la tensione nel corso delle puntate.

Un programma estremamente semplice, che anche per questo è riuscito ad agganciare il pubblico nella stagione scorsa. “Quando ci sono arrivati i dati share all’ultima puntata, lì abbiamo capito che aveva funzionato un
pochettino”
, ironizza Fabio Balsamo, che abbiamo raggiunto insieme a Ciro Priello a poche ore dalla partenza della seconda edizione. “No”, aggiunge, “l’abbiamo capito forse vedendo la versione olandese, c’era un potenziale ed è stato uno dei motivi per cui l’abbiamo accettato, abbiamo visto che il programma di per sé poteva funzionare”.

“L’Italia”, ci spiega invece Priello, “è l’unico che lo manda in prime time e l’unico con il co-conduttore. L’abbiamo dovuto quindi allungare di qualche ora in più e nonostante questo si è dimostrato tanto forte da fare sempre il 6% con picchi anche dell’8%…”

Fabio: “Vabbè, a me i numeri non piacciono: io parlerei proprio di pubblico che si è divertito e di bambini che ci
hanno seguito…”

Ciro: “Certo, però tu hai menzionato lo share e io mi sono solo accodato, professore!”

Fabio: “Non dire mai i numeri, poi diventi antipatico e poi TvBlog non ci intervista più… (Ciro ride, ndr)”

La seconda edizione di fatto dà il via alla stagione tv di Raidue. Sentite un po’ di responsabilità in più rispetto al debutto?

Fabio: “A noi le responsabilità ci piacciono, anzi: dateci più canali in prime time (Ciro ride, ndr). A noi gasano le
responsabilità, sapevamo della messa in onda come uno dei primi programmi dei palinsesti con cui iniziava la Rai, ma quando ci abbiamo lavorato non ci abbiamo pensato, abbiamo pensato solo a migliorare quello che era stato già fatto e confermare ciò che di buono era già stato fatto, oltre a modificare ciò che ci convinceva meno”.

Ciro: “Le riconferme fanno sempre piacere, però posso dire che la responsabilità la avvertiamo sempre, anche nella prima edizione. Ci abbiamo sempre tenuto a lavorare in un certo modo e proviamo sempre a migliorare di volta in volta quello che meno ci convince all’interno della produzione”.

 

Il format immaginiamo sia rimasto lo stesso, ma ci saranno comunque novità?

Fabio: “Certo che ci sono, allora che lo facciamo a fare…”

Ciro: “(ridendo) Fabio, ma così sei troppo polemico!”

Fabio: “Ci saranno sempre delle novità, così come se ci faranno fare una terza stagione proveremo ad introdurne delle altre… Le novità di questa stagione, in maniera concisa: la sigla, che ballo con Ciro, l’abbiamo riscritta non in termini musicali ma in termini di montaggio…”

Ciro: “Poi ci sarà una novità dal punto di vista del gioco, la ‘golden star’: il concorrente potrà beneficiare di cinque secondi in più se dovesse vincere tre duelli consecutivi”.

Fabio: “E poi c’è il professor tuttologo Fabio Balsamo – che sono io – che oltre ad ampliare le curiosità sui concorrenti, quest’anno ci sono due piccole rubrichette per approfondire il rapporto sia con i concorrenti
sia con Ciro”.

Ciro: “Noto che le piace parlare di lei in terza persona…”

Fabio: “No, assolutamente, a Fabio Balsamo non piace parlare in terza persona (Ciro ride, ndr)”.

La forza del programma sono i concorrenti, le loro storie e il percorso che fanno… Potete anticiparci qualcosa sui protagonisti di questa edizione?

Fabio: “Allora, sono 100… (Ciro ride, ndr) Ognuno di loro ha due braccia, quindi sono 200 braccia e 200 gambe… Vi possiamo anticipare che sono tutte personalità molto particolari, ognuno con un percorso, ognuno che ha contribuito anche all’intrattenimento dello show: non sono solo concorrenti, sono stati proprio personaggi con cui giocare, con tante emozioni”.

Ciro: “Ci sono come sempre delle sorprese, i concorrenti ci fanno sempre divertire tanto. La cosa che ci piace molto è che tra di loro si affezionano, si crea una vera e propria famiglia e anche a volte delle piccole strategie…”

Fabio: “Una specie di condominio…”

Ciro: “Esatto, c’è chi si ama e chi si odia… Alcuni si alleano e provano a far fuori altri concorrenti…”

Fabio: “E in questo condominio diciamo che io sono un po’ l’amministratore…”

Ad oggi avete incontrato 200 concorrenti, vi siete fatti un’idea su come deve essere il concorrente ideale di The Floor?

Fabio: “In realtà ne abbiamo incontrati di più, perché abbiamo dovuto visionare anche tanti provini. Diciamo che
deve essere preparato nella sua materia, deve saper giocare…”

Ciro: “Ma non è importante essere preparati solo sulla propria materia…”

Fabio: “Deve saper giocare, poi deve avere il coraggio di sfidare gli altri, difendere i propri territori: il concorrente coraggioso è quello a cui ci si affeziona di più. E poi deve avere anche un po’ di personalità, raccontare qualcosa di particolare, essere colorato a modo suo senza sforare nel trash. Questa è una cosa a cui io e
Ciro teniamo tanto, abbiamo selezionato i concorrenti anche in base a questo. Bisogna avere anche la misura: siamo in prima serata, siamo su Rai, ci seguono tanti bambini… bisogna avere un’attenzione”.

Ciro, questa è la tua conferma ad una conduzione più classica, in pieno stile generalista. Come ti avvicinerai a The Floor quest’anno?

Ciro: “Sempre con lo stesso approccio entusiasta, con cui mi avvicino a tutte le cose che faccio. Ovviamente The
Floor ha una sua liturgia, le sue regole, bisogna fare più da arbitro che non da conduttore al 100%, quindi è
una conduzione a metà tra un arbitraggio – passami il termine – e una conduzione un po’ più istituzionale. Posso divertirmi di più, giocare anche su quelle che sono le mie skill di improvvisazione e lo posso fare anche attraverso il fantastico rapporto che c’è con Fabio, con cui riesco sempre a divertirmi anche al di fuori dei vari meccanismi liturgici di un gioco”.

Fabio: “Io non te l’avrei passato il termine arbitraggio (Ciro ride, ndr)”.

Fabio, nel format originale non è prevista la presenza del co-conduttore. Questo immagino ti permetta di essere più libero di pensare al tuo ruolo nel programma. Nella prima edizione sei stato il tuttologo, quest’anno ci riserverai delle novità?

Fabio: “Innanzitutto vi assicuro che è il contrario di avere la massima libertà. Il format di per sé ha già un’identità e una struttura, quindi integrare all’interno di un programma che funziona bene di per sé degli interventi che però non vadano a rallentare o a rompere il meccanismo è stato molto difficile, veramente un inserimento graduato, coerente e organico che ha richiesto tanto lavoro. Quest’anno oltre alle curiosità dell’anno scorso abbiamo esteso il ruolo del tuttologo anche attraverso delle rubriche, quindi sono tuttologo ma anche professore. Ci sono dei giochi psicologici con i concorrenti oltre a piccoli ritagli culturali, delle rubriche come ‘La cultura in breve’ con il professor Fabio Balsamo che prova ad approfondire degli argomenti. E poi c’è il messaggio della buonanotte che è più che altro un augurio…”

Ciro: “Che io vi consiglio di non perdere…”

Fabio: “Sono interventi mirati che abbiamo provato ad inserire nel gioco: vediamo se ci siamo riusciti, noi ce
l’abbiamo messa tutta…”

Siete indissolubilmente legati ai The Jackal: quanto l’esperienza di gruppo influenza il vostro lavoro da solisti?

Fabio: “Il lavoro di gruppo influenza molto, noi buttiamo sempre le idee all’interno del collettivo e quindi sottoponiamo a giudizio e poi assimiliamo i feedback che ci vengono dati. È importante perché l’idea viene
strutturata e destrutturata dall’intero gruppo, quindi ci sono più punti di vista e noi crediamo molto che più
punti di vista vuol dire arricchimento. È un confronto che sicuramente fa bene”.

Ciro: “Assolutamente, noi negli anni abbiamo imparato a ‘contaminarci’ a vicenda anche a seconda di quelle che sono le nostre skill nel gruppo che sono totalmente diverse l’una dall’altra. E poi, cosa importantissima, ci ha insegnato a sperimentare ogni volta, ragion per cui tra la prima e la seconda edizione abbiamo apportato delle piccole modifiche proprio perché non possiamo fare a meno di sperimentare e andare oltre la nostra zona di comfort. Questa è una cosa che ci portiamo dietro anche se facciamo qualcosa in piena autonomia io e Fabio all’esterno”.

Fabio: “Soprattutto negli ultimi anni ci siamo ‘contaminati’ molto…”

https://x.com/RaiDue/status/1833138417745514586

Ultima domanda: visto che settembre è una sorta di Capodanno che dura un mese, che buoni propositi avete per questa stagione tv?

Fabio: “Innanzitutto di riconfermarci, perché noi ci siamo appena inseriti nella stagione tv, di riconfermare i
buoni risultati dello scorso anno. E poi sicuramente quello di rimetterci in gioco anche con qualcos’altro, non solo come conduttori. A me piacerebbe anche da interprete far parte di una fiction televisiva, come penso anche a Ciro… O alla conduzione di un nuovo programma, magari scritto da noi con tutto il collettivo The Jackal”.

Ciro: “Questa è una cosa che ci piacerebbe davvero tantissimo. Io aggiungo, proprio perché mi piacciono i game
show, che magari oltre al The Floor classico chissà che non si possa pensare anche a un The Floor Kids… È
un’idea che mi ha dato mia figlia nella prima edizione di The Floor che potrebbe essere secondo me molto, ma molto seguita…”

Fabio: “Esatto, ma se si fa The Floor Kids… non mi chiamate! (Ciro ride, ndr)”.

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