Nove stagioni, nove anni e 184 episodi: anche per l’uomo più veloce al mondo la corsa sta per giungere a conclusione. La puntata in onda negli Stati Uniti, su The Cw, il 24 maggio 2023 sarà infatti l’ultima di The Flash, che chiude di fatto anche l’Arrowverse cominciato con, appunto, Arrow.
Era il 2013 quando, nella seconda stagione di Arrow, Greg Berlanti (artefice dell’universo Dc Comics approdato in tv) decise di introdurre il personaggio di Barry Allen, facendolo colpire dall’esplosione di un acceleratore di particelle che avrebbe poi generato la supervelocità di The Flash. “Da piccolo ho sempre amato Barry Allen”, ha raccontato Berlanti ad Entertainment Weekly, “si vede che nel mio inconscio speravo di includerlo in qualche modo in Arrow”.
Nel farlo, non solo sarebbe ufficialmente nato l’Arrowverse (che ha incluso negli anni anche altre serie, come Legends of Tomorrow, Supergirl, Black Lightning e Batwoman), ma si sarebbero aperte le porta anche al genere sci-fi. Nella prima stagione di Arrow, infatti, protagonista, alleati e nemici combattono facendo leva sulle proprie abilità fisiche ed intellettuali, senza superpoteri. Con l’arrivo di Barry Allen, tutto cambia: The Flash, stagione dopo stagione, ha ampliato la propria gamma di effetti speciali, diventando una delle serie tv generaliste che hanno saputo lavorare meglio sulla post-produzione, contagiando poi anche tutte le altre serie dell’Arrowverse.
The Flash è il classico caso dell’allievo che supera il maestro: se la prima stagione di Arrow aveva ottenuto ottimi consensi dalla critica e soprattutto dal pubblico, l’esordio di The Flash andò anche meglio. Il pilot di Arrow, nel 2012, fu visto da 4,1 milioni di telespettatori, quello di The Flash, due anni più tardi, da 4,8 milioni, diventando subito la serie tv più vista di The Cw (da noi aveva debuttato in prima serata su Italia 1 con 2,8 milioni di telespettatori ed il 9,4% di share; nel corso delle stagioni, la serie è stata spostata al day time).
A nove anni di distanza, ci sono stati nemici di puntata e di stagione da sconfiggere, uscite di scena eccellenti, numerosi crossover (il più spettacolare, “Crisis on Infinite Earths”, tra il 2019 ed il 2020, includeva cinque serie tv) e grandi ritorni (l’unica assenza, già annunciata, sarà quella di Carlos Valdes, il cui Cisco Ramon non sarà presente per incompatibilità con gli altri impegni dell’attore). Per Grant Gustin -volto del Barry Allen televisivo-, su sua stessa ammissione, era ora di chiudere il cerchio e dedicarsi “al nuovo capitolo della mia vita”, il che vuole dire anche essere padre della figlia nata nel 2021 ed avuta da Andrea “LA” Thoma.La fine di The Flash, dicevamo in apertura, coincide con la chiusura dell’Arrowverse: ad oggi non ci sono altre serie tv in onda che potrebbero essere ricollegabili a quanto costruito negli anni da Berlanti e dal suo team di sceneggiatori per The Cw. Ma, forse, non è detto.
In ballo c’è ancora Superman & Lois, di cui The Cw sta mandando in onda la terza stagione. Sebbene nel finale della seconda è stato chiarito che le vicende narrate si svolgono in un universo differente da quello in cui si sono svolti i fatti di Arrow, The Flash e delle altre serie tv, la speranza dello showrunner Eric Wallace è che si possa trovare il modo di riportare in tv qualche personaggio dell’Arrowverse se Superman & Lois fosse rinnovato per una quarta stagione. Ma, se accadesse, non sarà comunque più la stessa cosa: l’Arrowverse come lo conoscevamo è finito, e Barry Allen sarà l’ultimo a chiudere la porta. Un’era che si conclude, e che non è affatto durata un lampo.