The Cry, su TIMVSION il dramma sulle paure e le pressioni dell’essere genitori
Su TIMVISION arriva The Cry, miniserie tratta dal romanzo di Helen FitzGerald in cui una coppia finisce nell’occhio del ciclone mediatico dopo la scomparsa di loro figlio
Le aspettative degli altri, la paura di sbagliare, la stanchezza derivante dal nuovo ruolo di genitore. Evitare di crollare non è semplice, sembra dire Jenna Coleman interpretando la protagonista di The Cry, il drama che TIMVISION mette a disposizione da oggi, martedì 24 settembre 2019, con i primi due episodi (gli altri due saranno pubblicati a cadenza settimanale.
Joanna, una neomamma in crisi
La Coleman sveste temporaneamente i panni della Regina Vittoria e diventa Joanna, madre dei nostri tempi, un’insegnante d’asilo che ha da poco avuto il suo primo bambino, Noah, insieme al compagno Alistair (Ewen Leslie). I due vivono in Scozia: mentre Joanna è in maternità per accudire il piccolo, Alistair non si è fermato e continua a lavorare come spin doctor.
Una situazione che vede la donna soffrire: la paura di non essere all’altezza del ruolo di madre ed il pianto continuo del piccolo la privano del sonno e di quelle sicurezze che aveva prima del parto. Alistair, per di più, ha organizzato un viaggio in Australia, sua terra d’origine, per affrontare l’ex moglie Alexandra (Asher Keddie) sulla custodia della loro figlia Chloe (Markella Kavenagh).
Proprio in Australia avviene l’irreparabile: durante una distrazione dei due, Noah scompare nel nulla. L’arrivo della Polizia e della stampa genera un vero e proprio caso, che vede Joanna ed Alistair al centro dell’attenzione: ogni loro singola mossa viene giudicata dall’opinione pubblica, trasformandoli in personaggi di cui dubitare delle capacità genitoriali. Ma solo il racconto di cosa sia davvero successo svelerà chi abbia ragione o torto, lasciando però delle cicatrici profonde nel rapporto di Joanna ed Alistair.
Un racconto a mosaico sulle paure contemporanee
Tratto dall’omonimo romanzo di Helen FitzGerald, The Cry è andato in onda l’anno scorso sulla Bbc One. Un drama estremamente contemporaneo, che indaga sulla genitorialità di una giovane coppia, di fatto, sola contro tutti. Da un lato, The Cry vuole approfondire il lato più femminile dell’avere un figlio, toccando temi come la depressione post-partum e la costrizione del ruolo di madre dentro cui alcune donne finiscono, rinunciando alle loro carriere.
Dall’altra, però, la miniserie offre anche uno sguardo a quello che la nostra società è diventata: un’enorme giuria, pronta a puntare il dito ed a credere a quanto i media propongono loro. Un mare di opinioni che schiacciano i due protagonisti, ottenendo da loro differenti reazioni.
Se Alistair decide infatti di stare al gioco, Joanna riconosce il fatto che le siano state assegnate “due facce”, un’ambiguità nata dal suo doppio mediatico a cui lei non appartiene, il tutto con una costruzione su differenti piani temporali che crea confusione ed aumenta il mistero. Domandandosi quanto c’è di vero in ciò che ci viene raccontato sui giornali e sui social network, The Cry tocca le corde dell’emotività parlando un linguaggio contemporaneo e mostrando il peso dei ruoli che a volte siamo costretti ad interpretare.