The Big Bang Theory, anche il “no” di Jim Parsons dietro la decisione di chiudere la serie
La decisione di far concludere The Big Bang Theory con la dodicesima stagione sarebbe dovuta anche alla scelta di Jim Parsons di non accettare di restare nella serie nel caso di rinnovo
“Non crediamo che la prossima stagione di The Big Bang Theory sarà l’ultima”: così, ad inizio mese, diceva Kelly Kahl, la presidente della sezione Intrattenimento della Cbs. Ieri, però, è arrivato un “E invece…” che ha cambiato le carte in tavola. Come vi abbiamo già raccontato, infatti, la dodicesima stagione della sit-com, in partenza negli Stati Uniti il 24 settembre, sarà l’ultima.
Un annuncio che non rivela risentimenti o divergenze creative, ma semplicemente ammette la consapevolezza che dopo dodici stagioni, e restando la sit-com più vista della tv anche nella stagione scorsa -arrivando anche a diventare la sit-com multicamera più longeva della televisione, con ben 279 episodi-, The Big Bang Theory può salutare il proprio pubblico quando ancora è molto apprezzata.
Se poche ore fa le ragioni di questa decisione, ancora più sorprendente poichè la Cbs stava effettivamente negoziando per avere altre stagioni, erano legate al fatto che né la Warner Bros Television, né gli autori ed il cast avevano raggiunto un accordo con il network, ora ci sono ulteriori dettagli.
Sembra, infatti, che a spostare la lancetta verso la decisione di chiudere la serie sia stato Jim Parsons. Secondo The Entertainment Weekly, infatti, l’interprete di Sheldon non avrebbe avuto comunque intenzione di continuare a lavorare nello show anche se questo fosse stato rinnovato. Autori e produttori, di fronte all’idea di avere The Big Bang Theory senza il suo personaggio più iconico, hanno preferito fermarsi piuttosto che mandare avanti la serie andando incontro a critiche e calo di ascolti.
In fondo, è proprio il personaggio di Sheldon ad aver reso The Big Bang Theory un successo, sebbene l’idea iniziale fosse quella secondo cui la trama avrebbe dovuto seguire principalmente le vicende legate a Leonard (Johnny Galecki). Ma Sheldon ha conquistato tutti da subito, diventando lui stesso la star della serie, prima con le sue manie, poi con le sua magliette ed infine con la sua relazione con Amy (Mayim Bialik). 4 gli Emmy Award che ha vinto, un Golden Globe ma, soprattutto, tante opportunità che hanno lanciato la sua carriera, anche a teatro.
Con tutte queste opportunità, per Parsons la scelta di non accettare nessun accordo deve essere stata sì dolorosa, ma non difficile da prendere. Il personaggio di Sheldon resterà comunque nella sua vita: l’attore continuerà ad essere produttore esecutivo del prequel della serie, Young Sheldon, ovviamente dedicato all’infanzia del suo personaggio, a cui presta anche la voce nel raccontare le proprie vicende.
Forse la Cbs avrebbe voluto un’altra stagione di The Big Bang Theory senza Sheldon, pur di salvare una sit-com che gli ha procurato enormi profitti in questi anni, ma il rischio dietro le quinte è stato considerato troppo alto: senza Sheldon, non si va da nessuna parte.