Berlusconi alle corde – Mentana fa il record. Ballarò a 6 milioni.
La crisi di Governo fa fare il botto al TgLa7 e al programma di Giovanni Floris.
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TgLa7 a 4.012.000 telespettatori in valore assoluto per uno share del 14,58%. Parliamoci chiaro: il dato è di quelli importanti e ha una doppia valenza, televisiva e politica.
Non può essere un caso che l’edizione delle 20 del Tg di Mentana segni il suo picco più alto in assoluto il giorno in cui Silvio Berlusconi promette le sue dimissioni, subordinandole al doppio nodo dl stabilità ed elezioni anticipate.
Non può essere un caso e vuol dire che l’evento era atteso. E che, televisivamente parlando, la richiesta alternativa alle informazioni del Tg1 e del Tg5 (il Tg1, ieri, ha fatto il capolavoro con la domanda di Giorgino al premier: «Che cosa ha provato?») è in forte aumento. C’è fame di informazione: lo prova anche il risultato di Ballarò sopra ai 6 milioni.
Adesso però bisogna capire se la tv italiana sarà in grado – proprio nel reparto “informazione” – di reggere al colpo e di ricominciare a spiegare la realtà nella sua complessità, scegliendo una tipologia di comunicazione non binaria. In questo, Mentana – che pure, ovviamente, cura gli interessi della propria testata e vuole fare ascolto – si è rivelato piuttosto preparato nel voler raccontare fatti senza cedere al lato emozionale. E i telespettatori lo scelgono sempre di più.
Tg1 e Tg5 sono avvertiti. Ma anche tutti gli altri, che fanno l’approfondimento. Per il momento (Ballarò docet) va bene così. Ma prima o poi bisognerà uscire dal cul de sac del berlusconismo-antiberlusconismo e parlare d’altro. La domanda, dunque, sorge spontanea: cosa farà Santoro, domani sera?