Nuovo governo, TgCom 24 appalta il racconto al Tg4. Crisi di identità per la rete all-news?
In occasione della crisi di governo, Tg Com24 ha rinunciato al racconto ‘esclusivo’, aprendo le porte allo Speciale Tg4. Simulcast legittimo ma che ha di fatto penalizzato il canale chiamato per definizione a fare informazione
Nel lungo e complesso racconto della crisi di governo uno sguardo particolare va rivolto alle offerte televisive. Tanti gli speciali, le edizioni straordinarie dei tg, per non parlare delle ormai mitologiche maratone di Enrico Mentana.
Ci sono poi le all-news che questi appuntamenti li attendono come il pane dopo giorni di digiuno. Se Rai News ha vissuto costantemente di luce propria, con approfondimenti e collegamenti ‘esclusivi’, lo stesso non si può dire per TgCom 24.
Il canale di casa Mediaset ha infatti aperto le porte allo Speciale del Tg4. Studio e logo hanno invaso la rete diretta da Paolo Liguori, con quest’ultima che mercoledì pomeriggio ha mantenuto in minima parte la sua conformazione grazie alla conduzione di Dario Donato.
Un simulcast legittimo e comprensibile nell’ottica (anche) di un risparmio delle risorse, ma che ha di fatto penalizzato il canale chiamato per definizione a fare informazione. La firma di TgCom è pertanto apparsa solo in casa propria e non in trasferta, al contrario di quella del Tg4 che dominava su tutta la linea.
Ragionando come Mediaset, la Rai avrebbe dovuto mandare sul canale all-news la diretta dello Speciale del Tg1 o, in alternativa, del Tg3. Lecito quindi domandarsi come mai TgCom 24 continui a non approfittare di queste giornate ‘eccezionali’, preferendo piuttosto appoggiarsi ad altri notiziari.
L’incidenza di un marchio parte dalla sua forza identitaria. Qualità che TgCom 24, ad oggi, ancora fatica a costruire. Sempre che ne abbia davvero l’intenzione.