Tg2, trovato simbolo delle Brigate Rosse nell’ascensore della redazione
Individuata una stella a cinque punte nell’ascensore della redazione del Tg2. Avviate le indagini della Digos sul simbolo delle Brigate Rosse.
Dopo giorni di tensioni, politiche e non, riguardo la partecipazione del direttore Sangiuliano alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, sulla quale in Commissione di Vigilanza Rai si è espresso anche l’amministratore delegato Carlo Fuortes, la redazione del Tg2 torna sotto i riflettori per il rinvenimento di una stella a cinque punte in un ascensore di Saxa Rubra.
Il simbolo, che ricorda evidentemente quello utilizzato dal gruppo terroristico delle Brigate Rosse, è stato individuato nel pomeriggio di ieri da una giornalista del Tg2 che ha prontamente denunciato ai colleghi quanto visto. Sono così subito state allertate la Digos e Polizia Scientifica, che hanno svolto i rilievi sul posto.
Unanime è stata subito la condanna della politica, a partire da un tweet pubblicato in serata dalla seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il gesto viene definito “una grave minaccia” (Giuseppe Conte, Movimento Cinque Stelle), “un vile atto intimidatorio” (Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia), un “gesto inqualificabile e vigliacco” (Enrico Borghi, Partito Democratico), “una minaccia al Tg2 che non può passare in silenzio e non deve essere sottovalutata” (Antonio Tajani, Forza Italia).
Parla di “vergognose intimidazioni” il segretario di Azione, Carlo Calenda, mentre per Ettore Rosato di Italia Viva “utilizzare il simbolo delle Br che evoca un passato di terrore e sangue è veramente ignobile”. “Nessuno spazio al fanatismo e all’intimidazione dei giornalisti, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo: le voci fuori dal coro vengono censurate, attaccate, intimidite” dice infine il segretario della Lega, Matteo Salvini.
Aggiornamento
Da alcune foto postate sui social si evince che la stella a cinque punte sia presente sull’ascensore della redazione del Tg2 da almeno due anni (in un post di Maria Leitner del 5 dicembre 2019 già si coglie). Sarebbe quindi escluso che si tratti di una minaccia verso il direttore Sangiuliano, per la sua partecipazione all’evento di Fratelli d’Italia.