Tg1, Unomattina ed il rischio di un “Fiorello bis” (Retroscena TvBlog)
Ancora tensioni e malumori circa il confezionamento della fascia del mattino prossima ventura di Rai1
C’è chi dice che passando di notte per viale Mazzini, al civico 14, si sentano dei lamenti provenienti dal giardinetto interno, all’ingresso della sede della Rai. Si tratta del mitico cavallo della tv pubblica che, magari dopo libagioni serali particolarmente succulente, fa incubi circa il suo recente passato. Chi passa di li e si è fermato ad ascoltare, sente ripetere dal cavallo parole del tipo: “Fiorello, cdr, Tg1, maledizione, Rai1, Rai2” e via discorrendo.
- Il cavallo della Rai e gli incubi notturni
- Il rischio di un “Fiorello bis”
- Lo schema di Unomattina per il primo mattino di Rai1
- Le parole del Cdr del Tg1
- Il precedente del Tg1 economia
- Proposte e compromessi fra Tg1 rete ed azienda
- Ragionevolezza ed intelligenza da parte delle varie anime della Rai
- Il cavallo della Rai e gli incubi notturni
- Il rischio di un “Fiorello bis”
- Lo schema di Unomattina per il primo mattino di Rai1
- Le parole del Cdr del Tg1
- Il precedente del Tg1 economia
- Proposte e compromessi fra Tg1 rete ed azienda
- Ragionevolezza ed intelligenza da parte delle varie anime della Rai
Il cavallo della Rai e gli incubi notturni
Il cavallo di Francesco Messina, nel corso di questi incubi notturni pare rimembri i giorni del 2022, quando alla vigilia del Mattin show di Fiorello destinato a Rai 1, arrivò quel famoso e malriuscito comunicato del Cdr del primo telegiornale nazionale. Una lettera sostanzialmente contro l’approdo dello showman siciliano nella fascia 7-8 del mattino della prima rete, fino a quel momento occupata del Tg1 di Monica Maggioni. Spazio quello nato due anni fa per informare sulla guerra appena scoppiata in Ucraina.
Il rischio di un “Fiorello bis”
Poi sappiamo tutti come è finita, con l’approdo di Fiorello su Rai2, con relativo crollo della fascia 7-8 del Tg1. Tutto questo grazie proprio al Cdr del del notiziario della prima rete, a quello sfortunato comunicato, e anche alla decisione della Maggioni di tenersi stretto quello spazio. Ebbene, secondo quanto apprendiamo, si rischia di ripetere una situazione “alla Tafazzi” per il prossimo autunno in quella fascia. L’azienda televisiva pubblica starebbe pensando di tornare in quella fascia oraria all’esperienza, che per trent’anni e passa è stata fruttuosa, di Unomattina. Tornare cioè ad un classico appuntamento di infotainment, per un programma realizzato, cosi come fu fin dai suoi esordi, in coproduzione fra rete e testata giornalistica.
Lo schema di Unomattina per il primo mattino di Rai1
Ebbene, a questa prospettiva, leggendo il comunicato inviato ai giornalisti del Tg1, il Cdr dell’ammiraglia è insorto, dichiarandosi contrario, per il pericolo di sottrazione di spazi all’informazione curata dalla testata giornalistica del primo canale. Nella realtĂ delle cose, la decisione aziendale sarebbe figlia di uno studio che ha evidenziato come il ritorno al classico schema di Unomattina, porti benefici sia alla Rete 1 che all’offerta complessiva della Rai in quella fascia. Slot quello che ha giĂ un contenuto giornalistico puro curato dalla TgR su Rai3 con Buongiorno regione e Buongiorno Italia. Mentre sappiamo che su Rai2 è in arrivo uno spazio di intrattenimento che vada nel solco di Viva Rai2.Â
Le parole del Cdr del Tg1
Studi a cui il Cdr contrappone la prova d’orgoglio dei giornalisti del Tg1 che si sono comunque immolati contro Fiorello e il mattino del Cinque di Mediaset con un format (Tg1 mattina) che avrebbe dato comunque discreti risultati, ragionamento contestato dall’azienda che parla di numeri al ribasso rispetto ad un format che fino a 2 anni fa faceva ben altri ascolti. Scrive il Cdr:
“In pratica, dopo un anno a “combattere” contro un fuoriclasse come Fiorello e un competitor ormai consolidato da anni sul palinsesto nazionale, ci è stato chiesto di tenere la parte “svantaggiata” dalle 6 alle 7.15 e di lavorare in collaborazione con la Rete (con quale reale peso non lo sappiamo) nella fascia “pregiata”. Le motivazioni: una formula che funzionava, ascolti bassi della passata stagione di Tg1Mattina e completezza di contenuti”.
Il precedente del Tg1 economia
Del resto l’armonizzazione dell’offerta degli spazi giornalistici di Rai1 e Tg1 ha già portato ottimi benefici. Lo spostamento (anche questo contestato dal Cdr) per esempio del Tg1 economia dalla coda del telegiornale delle 13:30 a quella del Tg1 delle 8, ha fatto crescere gli ascolti dell’edizione meridiana del Tg1. Idem per quel che riguarda la stessa rubrica economica, che ha trovato un suo spazio congeniale in coda all’edizione mattutina del primo Tg nazionale con risultati di share più che lusinghieri.
Proposte e compromessi fra Tg1 rete ed azienda
Nell’ottica di tutto ciò, si starebbero facendo strada fra le maglie aziendali più ipotesi di compromesso, ancora allo studio. Lasciare uno spazio informativo totalmente in mano al Tg1 fra le 6 e le 7:15, con conseguente sacrificio economico dell’azienda, per poi passare al contenitore di infotainment di Unomattina. In questo caso assisteremmo fra le 7:15 e le 10 ad una edizione di Unomattina coprodotta da rete e Tg1, con, per esempio, una conduzione affidata ad una giornalista del Tg1 (Cardinaletti o Chimenti o D’Aquino, per esempio) con Massimiliano Ossini per la rete. Ma anche su questa proposta ci sarebbero resistenze da parte del Cdr del Tg1, che non intenderebbe mollare uno spazio informativo già ampio e peraltro già ingolfato di Tg (ore 7, ore 8, ore 9 lis).
Ragionevolezza ed intelligenza da parte delle varie anime della Rai
Al netto di tutto si starebbe dunque rischiando in questi giorni un “Fiorello bis” nella fascia oraria 6-10 di Rai1. La speranza dell’azienda è che la ragionevolezza e l’intelligenza prendano il sopravvento, all’unico scopo di fare un sano gioco di squadra che possa portare benefici a una fascia oraria che da due anni soffre, come mai in passato.
Ma a leggere il comunicato del Cdr questa “collaborazione” non sembra essere così vicina. I toni sono duri:
“Crediamo che, a rischio, non ci sia soltanto lo spazio faticosamente difeso in questi anni e ripreso con grande entusiasmo a settembre, uniti con la Direzione, per difendere la trasmissione del Mattino. Di mezzo, c’è il ruolo che la testata stessa deve avere nella rete. Oggi tocca al Mattino e domani a quale dei nostri prodotti toccherà ?”