La costruzione del Tg1 come “news program” passa anche dall’Ucraina
Virare il Tg1 verso un modello “news program”. Questo l’obiettivo dichiarato dalla direttrice Monica Maggioni. Ecco come lo sta perseguendo.
Le edizioni straordinarie del Tg1 in onda tutte le mattina dallo scorso giovedì raccontano qualcosa circa il nuovo corso che ha intrapreso il telegiornale da quando è diretto da Monica Maggioni. La giornalista fin dalla prima intervista concessa da direttrice del Tg1 non ha fatto mistero delle novità che avrebbe voluto apportare, spiegando quale modello intende raggiungere:
Una cosa che mi piacerebbe fare è “allungare la coda” del Tg, che non può essere solo quello che va in onda in quella mezz’ora. Il Longform, che voi state sperimentando, è un lavoro che dobbiamo fare anche noi.
Alla voce “allungare la coda” e alla voce “news program”, termine utilizzato sempre dalla direttrice Maggioni, quest’ultimo durante l’ospitata di sabato 19 febbraio a Tv Talk, fa sicuramente capo quanto sta avvenendo in questi giorni con gli speciali mattutini del Tg1 condotti dalla stessa direttrice, in onda dalle 7:00 alle 9:00, che stanno portando ad osservare qualcosa di almeno per il momento inedito per la mattina di Rai1, ovvero uno spazio totalmente appannaggio del telegiornale.
Questo scenario che potrebbe presto (già a partire da questa estate) consolidarsi come realtà, con una scomposizione di Unomattina in due segmenti distinti e diversi assegnati rispettivamente a tg e rete, configura però il Tg1 di Monica Maggioni come un telegiornale con uno spettro più ampio di possibilità rispetto a quelle fino ad ora conosciute.
La scelta di costruire per questi giorni un appuntamento fisso che precede lo spazio abituale di Unomattina, che così slitta alle 9:05, è ben riconducibile all’idea di rendere il telegiornale “un appuntamento, un programma, un posto, in cui a fianco alle notizie c’è uno sguardo sulle cose” (Monica Maggioni, Tv Talk, 19 febbraio 2022). Lo “sguardo sulle cose” è restituito non solo da come si sceglie di raccontare i fatti (forte l’investimento nel racconto sul campo degli inviati), ma anche dalla forma che al racconto si vuol dare.
Non sarà certo una casualità il fatto che ogni straordinaria del Tg1 di questi giorni si costruisca sulla presenza della stessa Maggioni affiancata in studio da almeno altre due figure: Susanna Lemma, giornalista del Tg1, pronta a dare gli ultimi aggiornamenti e un esperto pronto invece a fornire un punto di vista sui diversi fatti. L’apertura di ogni giornata con il punto da Kiev di Valerio Nicolosi, giornalista di Micromega, e i successivi collegamenti con le altre zone coinvolte nel conflitto iniziato ufficialmente giovedì scorso dimostrano la precisa volontà di dare una struttura solida e riconoscibile all’impianto giornalistico messo in piedi quotidianamente per le due ore di diretta.
Il Tg1 compie così un ulteriore passo verso il modello “news program” sposato dalla direttrice Monica Maggioni, modello di fronte al quale forse diventa ancora più facile capire perché per la prima volta, dopo che già da alcuni anni viene invocata, possa realizzarsi ora la nascita di un Unomattina privato della struttura bicefala di cui fino ad oggi è stato l’emblema.