Tg1 ed il lavoro di pedale per modernizzarne i connotati. In arrivo una stagione di grandi rientri (Retroscena TvBlog)
Il nuovo volto del Tg1 in un processo di modernizzazione ed una serie di eccellenti ritorni, vediamo i nomi
Chi ha un’automobile ibrida lo avrà imparato sulla sua pelle. Per ottimizzarne la resa e saper sfruttarne al massimo le potenzialità, è essenziale far calibrare al meglio le due anime di queste vetture. Quella cioè elettrica, abbinata a quella del classico propulsore a benzina o diesel. Per fare questo è indispensabile calibrare accelerazione e frenata, in un gioco di pedale, fra strade urbane e percorsi extra urbani. Un elemento classico della vita moderna come l’automobile, vive quindi questo passaggio fra passato e futuro, che la porterà, probabilmente, ad una evoluzione totalmente elettrica. Magari fra un po’ di anni. Un cambio di passo questo che vive e vivrà ancora di più prossimamente il Tg1. Che è la classica automobile del mondo dei telegiornali italiani.
Dal classico al moderno in un gioco di pedale
Il Tg1 è il classico telegiornale degli italiani. Quello che resta ancora oggi il più visto. Sopratutto nella sua edizione principale delle ore 20. Un telegiornale che ora cambia e prova a cambiare. Dagli elementi classici che ne hanno fatto la colonna portante per tanti anni, si passa ad un processo di modernizzazione ineluttabile. Un processo che passa attraverso scelte anche dirompenti, bilanciandole con la tradizione. La liturgia classica interessa sempre a meno gente. Per questo motivo nel nuovo Tg1 di Gian Marco Chiocci si lavorerà sempre di più di pedale. Agganciandoci alla nostra metafora automobilistica di apertura. Perchè cosi come nella guida delle auto ibride è il lavoro sul pedale dell’acceleratore che ne permette la massima resa, pure al Tg1 si lavorerà in quel modo. Bilanciando il classico con il moderno. Aprire sulla politica che si interroga su Musk è cercare di dare un tocco di modernità al paludato pastone fatto di panini, toast e tramezzini.
L’intenzione, la voglia -già in corso- è quella di parlare di politica, sport, spettacolo, cronaca e quant’altro in modo laterale. Si raccontano e si racconteranno quindi le storie, in un percorso che cambierà ancora di più il Tg1 da settembre. Il marketing Rai sta già testando il nuovo Tg1 e i primi risultati che trapelano da viale Mazzini sono buoni ed incoraggianti. La gente si interroga di più su certi teatrini della politica o su Mancini che lascia la Nazionale di calcio? La risposta che si da il Tg1 di oggi è chiara: si interroga su Mancini.
Stagione di rientri al Tg1
In questo contesto arrivano le prime indiscrezioni circa le novità di settembre del Tg1. Rientra a condurre l’edizione delle ore 20 Emma D’Aquino. Rientra a coordinare il mattino Filippo Gaudenzi. Un rientro per certi versi clamoroso. Secondo quanto apprendiamo a capo del politico è stato nominato Marco Valerio Lo Prete, che in precedenza era il capo dell’economico. Rientra poi al Tg1 una vecchia e cara conoscenza del primo telegiornale italiano, ovvero Marco Franzelli che lascia quindi Rai Sport. Al Tg1 si occuperà di sport e di colore, rispondendo direttamente al direttore, appoggiato alla redazione società.