Tg1 Mattina Estate 2024, Giorgia Cardinaletti fa la differenza
Tg1 Mattina Estate 2024 parte bene: c’è ritmo, c’è varietà, c’è la potenza di fuoco degli inviati Rai. E c’è Giorgia Cardinaletti
È iniziato oggi, lunedì 3 giugno, Tg1 Mattina Estate (o TgUnomattina, basta che si scelga un titolo in via definitiva), l’ampia finestra informativa Rai che accompagna il risveglio dei telespettatori con le notizie delle ultime ore, diversi collegamenti e qualche approfondimento.
La formula del programma non cambia molto tra la versione ‘regular’ e quella estiva: l’obiettivo è quello di raccontare gli eventi portando il telespettatore quanto più possibile ‘dentro’ la notizia, alternandosi alle edizioni mattutine del Tg1. La differenza in questo flusso di notizie la fanno, dunque, i collegamenti, con gli inviati Rai già ‘sul posto di combattimento’ dalle 6:30 del mattino.
Il ‘carosello’ informativo si presenta, quindi, come un approfondimento di quanto raccontato delle diverse edizioni del Tg. La difficoltà nella costruzione di questo tipo di racconto – tipico dei ‘contenitori’ informativi – sta nel passare armoniosamente da un ‘colore’ a un altro, dal ‘caffè’ con l’ospite di giornata (si è partiti con Mara Venier) al dramma del Natisone, dalla cronaca nera del caso di Saman Abbas alla Giornata mondiale della bicicletta… Complicato non far sentire lo stridore della lvea che cerca di tenere un equilibrio tra la dura attualità e la voglia di dare un po’ di leggerezza mattutina. L’effetto è, talvolta, straniante.
La differenza, in questi casi, la fa la conduzione. In questo caso, Giorgia Cardinaletti mostra tutta la sua preparazione, la sua solidità, la sua capacità di tenere in mano lo studio e il racconto con autorevolezza, ma senza pedanteria, e con una leggerezza che nasce dalla consapevolezza di essere nelle case degli italiani, ma senza leziosità.
Direi, quindi, che misura è la cifra di Giorgia Cardinaletti, che tiene anche il ritmo dell’alternarsi delle storie senza farsene trascinare, ma dominandolo. E quell’inizio in regia e nel dietro le quinte dello studio è un ‘manifesto’ di stile: il Tg è un lavoro di squadra, la tv è una macchina complessa. Una dichiarazione di ‘tridimensionalità’, insomma, che marca lo stile della conduzione e del racconto. Un buon inizio, senza dubbio.