Tg1 – Le intercettazioni nel calcio scommesse e in politica

Il Tg1 ha un rapporto davvero strano con le intercettazioni telefoniche. Il 2 agosto 2011 manda in onda, nell’edizione delle 20, l’audio alcune intercettazioni telefoniche con tanto di sottotitoli, per raccontare il caso dello scandalo del calcio scommesse in un servizio che racconta di Beppe Signori che si proclama innocente e che viene annunciato così in studio da Attilio Romita:

Al tg1 le telefonate tra i presunti organizzatori delle telefonate combinate

Ma come. Ma se il Tg1 minzoliniano da tempo ha imbastito una vera e propria campagna contro le intercettazioni telefoniche.
Il 23 giugno 2011 infatti, nel suo editoriale, Minzolini parla di intercettazioni improprie e di dubbia utilità. Andando a ritroso – e sempre in corrispondenza con casi in cui le intercettazioni telefoniche avevano a che fare con il mondo della politica e con il premier Silvio Berlusconi – il 3 luglio 2010 il Tg1 raccontava le vite degli intercettatori dipingendoli come coloro che ascoltano le vite degli altri. Il 4 luglio il focus era: quanti di noi sono intercettati e quanto ci costa tutto questo.

Ora però, nel servizio, che si intitola La difesa di Beppe Signori – e fra l’altro sembra proprio l’abstract di un memoriale difensivo dell’ex calciatore – le intercettazioni vengono utilizzate eccome. Il Tg dell’ammiraglia del servizio pubblico possiede dunque la verità assoluta? Ha dunque innata in sé la capacità di decidere quali siano le intercettazioni di dubbio gusto e improprie e quali, invece, meritino di andare in onda perché proprie e di ottimo gusto?

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