Tetris da stasera in prima serata su La7. Luca Telese vira sul talentpolitik con una giuria di qualità
A dire la verità ci aveva provato già Artù, a mischiare talent e talk buttandola più sulla parodia dell’opinionista medio televisivo. Tetris, però, fa sul serio, meritandosi una promozione in prima serata che prosegue la linea del ‘non facciamo rimpiangere Daria Bignardi‘ (con un rapporto qualità-prezzo decisamente più vantaggioso). Da questa sera sarà Luca Telese,
A dire la verità ci aveva provato già Artù, a mischiare talent e talk buttandola più sulla parodia dell’opinionista medio televisivo. Tetris, però, fa sul serio, meritandosi una promozione in prima serata che prosegue la linea del ‘non facciamo rimpiangere Daria Bignardi‘ (con un rapporto qualità-prezzo decisamente più vantaggioso). Da questa sera sarà Luca Telese, una delle nuove leve più interessanti del giornalismo televisivo, a ereditare il testimone da Antonello Piroso, che ha fatto record di ascolti al venerdì sera con Niente di Personale. In pochi ricorderanno che il suo Tetris ha un’avvincente storia alle spalle, nata su RaiSat Extra. E’ qui che Telese esordì con il suo show metatelevisivo, commentando persino la puntata di Porta a Porta che andava in contemporanea su RaiUno.
Tetris debutta quindi in prima serata con una formula totalmente innovativa, che mischia i linguaggi dell’onnipresente talent show con quelli della politica. Con una commistione tv-potere ancora più spiccata metterà alla prova i talenti, veri o presunti, della classe dirigente italiana, invitandoli in studio a confrontarsi con la gente comune e i con i propri elettori.
Il conduttore sarà affiancato da una “giuria di qualità” composta da voci libere del giornalismo, dell’Italia che funziona e che lavora, e dello spettacolo. Il suo compito sarà quello di monitorare e giudicare le risposte e le proposte degli ospiti. Tra domande insidiose, prove da superare, “ghigliottine” da evitare e confronti scomodi, i protagonisti della puntata saranno sottoposti a un giudizio qualitativo, che vedrà poi decretato il migliore.
Tra le novità di questa edizione, Tetris darà voce all’“uomo della strada”: una galleria d’individui portatori di storie emblematiche, da affiancare ai “talenti” della politica nazionale. Uomini comuni pronti a provocare, con domande scomode e irrituali, personaggi di spicco della finanzia, della politica e dello spettacolo.
Come di consueto, a Tetris la realtà e la politica vengono frullate e trasfigurate dalle “armi” collaudate in quattro anni di attività: parodie di film e di programmi televisivi, fumetti, videoclip, quiz, performance inattese, accostamenti improbabili, racconti di schegge di vita e frammenti rubati dalla rete, mini inchieste sui paradossi nazionali e ritratti di “mostri” nostrani.
L’incastro tra realtà e tv, tra le notizie e la loro rappresentazione mediatica, rimarrà uno dei meccanismi privilegiati dalla trasmissione, attraverso la contaminazione di generi e linguaggi che è alla base della “filosofia-Tetris”.