Tessa Gelisio e l’insostenibile inutilità di Cotto e Mangiato
Tessa Gelisio bocciata: nella nuova edizione di Cotto e Mangiato mancano simpatia e ricette appetitose
Mettiamo le mani avanti: chi vi scrive, come ormai già saprete, è una “parodiana” della prima ora (o quasi). Dopo l’iniziale stupore nel vederla alle prese coi fornelli e dopo aver visto, nelle prime settimane di Cotto e Mangiato, qualche orrore culinario da non sottovalutare, la solarità e la naturalezza di Benedetta Parodi hanno avuto il sopravvento sulla ritrosia nei confronti di una trasmissione di cucina un po’ “raffazzonata”, ma nettamente migliorata in brevissimo tempo.
La Parodi è diventata la “cuoca della porta accanto”, con la sua pasta sfoglia da supermercato, i suoi surgelati e tutti quegli ingredienti che le famiglie “normali” usano in abbondanza, in netto contrasto con quanto ci viene mostrato nella maggior parte dei programmi di cucina più classici. Cotto e Mangiato, per questo motivo, è diventato un cult del piccolo schermo, ma la simpatia della sua conduttrice sui generis ha sicuramente contribuito parecchio. Una caratteristica che invece non contraddistingue affatto la sostituta, Tessa Gelisio.
Ora, sia chiaro che nei confronti della Gelisio la sottoscritta non nutre alcuna particolare antipatia. La sua conduzione di Pianeta Mare, così come la sua “narrazione” di Life sono piacevoli, ma Cotto e Mangiato non è proprio la trasmissione che più le si confà. Qualche perplessità sulla sua legnosità e sulla poca empatia che riusciva a trasmettere nella sua cucina, era già stata espressa poche puntate dopo l’esordio dal nostro Lord Lucas.
Ma dopo aver visto, negli ultimi giorni, una frittata (bruciacchiata) da ospizio e degli spiedini di pollo che farebbero scappare anche l’ospite meno esigente, be’, la conferma che i fornelli non siano proprio il suo regno, è arrivata. Se grazie alla Parodi Cotto e Mangiato era diventato il simbolo della cucina a portata di tutti, con la Gelisio ha perso completamente la propria ragione d’essere, perché di spunti non se ne trovano neanche col lanternino.
A chi interessa sapere che un piatto di pasta costa solo 4 euro, se l’idea di riproporlo a casa non lo sfiora nemmeno di striscio? Quale “aspirante cuoca” seguirebbe delle ricette che non troverebbero spazio nemmeno in un “ABC della cucina – Dall’accensione dei fuochi all’acqua nella pentola“?
Insomma, Tessa, a malincuore, sei stata bocciata. In compenso, però, ti va riconosciuto un certo coraggio nell’ereditare un programma che era stato pensato e creato appositamente per un’altra persona e che con lei avrebbe dovuto terminare il suo ciclo.