Se per qualche ragione non avete visto neanche un minuto delle tante dirette tv che hanno seguito gli sviluppi del terremoto in Centro Italia del 24 agosto 2016, Blob ha costruito una efficace sintesi di quel che è andato in onda nell’arco della giornata. Il contributo dirime anche la sempiterna questione su chi sia stato il primo ad aprire la diretta post evento: questa volta pochi dubbi, visto che Sky Tg24 è scesa in campo alle 4.34, mentre Rai News ha iniziato il suo live alle 3.58, con Carlotta Macerollo in postazione appena venti minuti dopo la prima forte scossa di magnitudo 6.1, registrata alle 3.36, e stabile alla scrivania anche durante la seconda forte scossa, avvertita in diretta alle 4.43.
Al netto della certificazione dei ‘primati’ – che in queste occasioni rischiano di essere armi a doppio taglio – Blob confeziona un florilegio di interventi dai luoghi del sisma realizzati dagli inviati, impegnati sì in live no-stop per decine di ore (giusto per fare uno dei tanti nomi, Paolo Chiariello di Sky Tg24 che ha piantonato la sua area dal primo mattino a sera inoltrata, così come Rossana Russo di Tg La7 che ha coperto, senza soluzione di continuità, un’intera giornata di diretta tra le macerie tornando in onda fin dal primo mattino di oggi), ma (spesso) travolti dalla voglia di sensazionalismo o di ‘contenuti inediti’.
“Come state?”, “Ora che avete perso tutto, cosa farete?”, “Sperate che i vostri cari siano ancora vivi?” sono alcune delle domande che risuonano spesso tra le macerie e nelle tendopoli in queste occasioni, almeno in Italia. E che siano farina del proprio sacco o dovute a direttori/autori senza scrupoli, il risultato per il telespettatore non cambia. Emblematica l’apertura scelta da Blob, con l’inviata che si para davanti a un Vigile del Fuoco, sceso di corsa da un automezzo per spegnere un incendio, per chiedergli “Com’è la situazione? Siamo in diretta…”. Come se la diretta tv avesse la precedenza su tutto, salvataggio vite inclusa.
Quello di Blob può valere come un vademecum che raccoglie alcune delle storture e delle emozioni di una giornata di dirette tv all’insegna dell’informazione, o meglio dell’infotainment o forse preferibilmente dell’entertainment puro. Non tutto – e non dappertutto e non tutti – è così, ovviamente: diciamo che questa è po’ di quella crema che sale quando il latte bolle, troppo. Mancano, ad esempio, Mentana che stoppa inviata e regia dal trasmettere la foto felice (magari presa da FB) di una famiglia intera morta sotto le macerie o Vespa che sorvola il cratere del sisma reatino rinfrescando il format inaugurato nel 2009 per L’Aquila per il suo Speciale Porta a Porta. E sono solo due piccoli casi nel mare magnum delle dirette no-stop di ieri.
Vi lasciamo alle immagini di Blob, che ne vale sempre la pena.
Ps1. Le lacrime del sindaco di Amatrice, però, resteranno nell’enciclopedia di questo terremoto.
PS 2. Rimane impressa nella mia memoria, a fuoco, l’immagine di un’inviata del Tg5 a L’Aquila che, a sera ormai inoltrata, bussò al finestrino dell’auto in cui si erano rifugiati dei terremotati chiedendo “Ma stasera dormite qui? Avete paura?”. Ecco, cerco quella clip da anni ormai, ma sono certa di non essere l’unica a ricordarla con un certo disagio…