Terrace House, ovvero il Grande Fratello 3.0 che ci meriteremmo
Terrace House Boys and Girls è nel catalogo di Netflix Italia. Sembra la versione evoluta e corretta del nostro Sms amiche per caso.
C’è un modo nuovo, contemporaneo, pazzesco di fare il Grande Fratello e alla Fascino di Maria De FIlippi piacerebbe tantissimo. Il reality show in differita, seralizzato, montato da Dio e poi commentato tra una scena e l’altra da opinionisti smarrì.
Praticamente un incrocio tra il Survivor di Benedetta Corbi – che a suo tempo stroncavamo proprio perché non era in diretta – e il Tutti a casa di Pippo Baudo, ovvero un sit show a puntate con le varie scenette commentate in studio. In quel caso, però, c’era un copione mentre in Terrace House la storia è tutta da scrivere.
Oggi Terrace House, nella versione Boys & Girls in the City ambientata a Tokyo, è diventata una produzione originale Netflix, ma originariamente era un format giapponese di Fuji (che continua, infatti, a co-produrlo). L’edizione prodotta da Netflix è sbarcata da qualche mese anche sul catalogo italiano, con gli stessi sottotitoli in italiano, e ha per protagonisti sei ragazzi giapponesi, tre uomini e tre donne, che convivono sotto lo stesso tetto. Hanno a disposizione una casa bellissima con piscina, un’automobile e… le chiavi per entrare e uscire quando vogliono.
Insomma, i partecipanti non sono reclusi e quindi isolati dalla loro vita quotidiana, ma le telecamere li seguono anche nel loro lavoro. Insomma, Terrace House è la reality soap più vera di sempre (oltre al fatto che concentrarsi soltanto su sei personaggi, fissi, favorisce un sacco il processo di fidelizzazione del pubblico). La rigida distinzione in sessi, a partire dalle camera da letto, è forse, un tantino “reazionaria”, perché di fatto non lascia spazio a ipotetici coming out.
Anzi l’effetto cameratesco tra i ragazzi è piuttosto spinto e le donne spesso sono relegate in cucina come neanche nelle più tradizionaliste famiglie del Sud (il bello è proprio confrontarsi con la cultura giapponese).
In ogni caso Terrace House sarebbe una produzione perfetta per rilanciare Italia1, con un programma a metà tra il reality e il telefilm e un salottino di opinionisti che potrebbe essere preso direttamente dal web o, comunque, arricchirsi di giovani volti.
Un’edizione italiana ci vorrebbe proprio, anche se qualcuno in Italia ci aveva pensato a una cosa simile (tutta al femminile). Vi ricordate di Sms amiche per caso, reality trasmetto nel pomeriggio di Rai2 nel 2001 e prodotto da Palomar? Lì opinionisti non c’erano, ma il reality seguiva la vita quotidiana di coinquiline libere di entrare e di uscire dall’appartamento e che comunicavano sia col pubblico sia con gli autori usando cellulari e Internet.