Teodosio Losito: “Il bello delle donne… alcuni anni dopo? Ci hanno stravolto il montaggio!”
Quindici anni dopo non poteva essere la stessa cosa: Losito commenta i pregiudizi sul ritorno de Il Bello delle donne
Il bello delle donne… alcuni anni dopo è stato stravolto in corso d’opera. Parola di Teodosio Losito, sceneggiatore della fiction in tandem con il produttore Alberto Tarallo.
Intervistato da Francesco Canino per Panorama.it, Losito rivela importanti retroscena sulla messa in onda della fiction. A suo dire, infatti, il montaggio sarebbe stato letteralmente rivoluzionato all’ultimo momento:
“Abbiamo dovuto fare i macellai, ribaltando tutto all’ultimo secondo. Ce lo hanno chiesto e ci siamo adeguati. La puntata di Claudia Cardinale originariamente era la seconda: la serie è stata girata così, ma ci hanno chiesto di cambiare e farla slittare alla ottava. È stata ritenuta sensibile, perché affrontava il tema del terrorismo: visto il periodo, si sono fatti degli scrupoli sull’argomento, tanto che volevano cassare la puntata. È finita per ultima, per detronizzarla. Fino alla quarta puntata ci sono stati dei tagli enormi, abbiamo buttato un sacco di materiale, c’era una seconda linea narrativa in ogni episodio che è completamente saltata. E così sono diventati dei b-tv movie. Mi prendo la colpa, sparano continuamente a me. Quello che si è visto è ciò che si poteva fare al meglio”.
Losito commenta così le critiche feroci ricevute:
“Aspettarsi lo stesso Bello delle donne di quindici anni fa era ridicolo, patetico: purtroppo ho notato uno schieramento preconcetto, un sacco di persone che si aspettavano un qualcosa che a monte non poteva esserci. Magari avessi l’abilità di ritrovare persone meravigliose anche a livello estetico e di salute mentale. Ti devi confrontare con un lavoro duro e non è mai concesso di sbagliare. Io sono la stessa penna di allora, uso la stessa tecnica per costruire: poi si produce con il materiale umano che si ha a disposizione e i soldi per le produzioni sono sempre meno. C’è molto non detto e non conosciuto dal pubblico”.
A proposito del massacro ricevuto sui social, lo sceneggiatore aggiunge:
“Non li seguo in prima persona, non mi interessano, perché nella mia analisi il web non rappresenta la verità: mediamente servono solo a tirare fuori i mostri che ci sono in noi, i fantasmi, l’invidia. Ho notato una radicalizzazione negli ultimi anni”.
Ora Losito dice di essersi aperto a progetti di più ampio respiro. C’è una fiction che sta scrivendo sempre per Mediaset, Donne d’onore, ambientata a New York tra gli anni ’60 e gli ’80 e con la possibile entrata di un gruppo internazionale nel cast. In futuro si aprirà anche alla Rai?
“Mediaset detiene il 5% della società: questa è una cosa che mette in difficoltà, ci preclude delle possibilità. Quasi tutti i produttori lavorano ovunque e non hanno nulla più di noi. E’ ridicolo: noi non lavoreremo mai per la Rai, ma va bene così. oggi guardiamo al mondo. Nel mio futuro preferisco immaginarmi produttore cinematografico”.
Crederci sempre, arrendersi mai.