Home Notizie Teo Teocoli: “La Rai mi disse ‘ti paghiamo lo stesso ma non devi fare tu Affari tuoi'”

Teo Teocoli: “La Rai mi disse ‘ti paghiamo lo stesso ma non devi fare tu Affari tuoi'”

Teocoli ricorda di quando litigò con Antonio Ricci e fu ‘graziato’ da Pier Silvio Berlusconi. E rievoca il caso ‘Affari tuoi” del 2005.

pubblicato 8 Ottobre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 13:31


La sensazione è che la consapevolezza che “per me la televisione è finita” lo spinga a rilasciare interviste che paiono in realtà vere e proprie liberazioni. Così Teo Teocoli, a distanza di pochi giorni dalla chiacchierata con Il Corriere della Sera, torna oggi a parlare di tv su Il Fatto quotidiano (anche per lanciare il suo tour teatrale, Restyling faccio tutto, in partenza proprio stasera).

Al Corsera il comico aveva ammesso di essere “rimasto molto male perché (Fabio Fazio) non mi ha cercato per lo scorso Sanremo” visto che “insieme abbiamo fatto due Festival strepitosi”. Al Fatto Teocoli a proposito del conduttore genovese ribadisce:

Ci siamo visti per lo speciale su Jannacci, ma non parliamo da tempo. Per il suo Sanremo diedi l’anima. Mi aspettavo di essere chiamato l’anno scorso, sarebbe bastata una stretta di mano sul palco, due chiacchiere tra amici. Non è accaduto. Ma va bene così.

Ma le dichiarazioni più interessanti sono altre. Teocoli lamenta di essere stato in qualche modo escluso dalla televisione e soprattutto di non conoscere il motivo di tale presunta epurazione:

Sono stato recentemente da Mara Venier, un’amica. Mi sono proposto io, ma era la prima puntata, c’era il tipico casino degli inizi e mi sono sentito un po’ in trasferta. (…) Sono dieci anni che mi chiedono perché (non torno in tv, Ndr) e io una risposta non l’ho più. Se non mi chiamano nemmeno per le ospitate, non posso andare. Non voglio fare il gradasso, ma in fondo non me ne frega niente.

Gradasso o meno, Teocoli dice convintamente che “molti di quelli che oggi passano in tv io me li magno”. Poi, come un Claudio Lippi qualsiasi, insiste:

Manco da troppo tempo e non può essere un caso

e attribuisce a Paola Ferrari il suo addio a La Domenica Sportiva (anche se nel 2010 disse “scelta dall’alto”) per la quale ha lavorato 4 anni (il suo posto è stato preso da Gene Gnocchi).
Veniamo poi agli aneddoti svelati da Teocoli. A proposito della vicenda Affari tuoi (dopo Bonolis, nel 2005, Teocoli era in pole per la conduzione del game show di Rai1):

Accadde tutto in poche ore. Il mio contratto con Mediaset era in scadenza, il Corriere mi fece un’intervista e io dichiarai che Affari tuoi non mi dispiaceva affatto. Il giorno dopo, a Pier Silvio Berlusconi, che non sapeva nulla e che presentava i palinsesti Mediaset, prese quasi un colpo.

Quindi il racconto della lite con Antonio Ricci:

Pier Silvio, pur decurtandomi a dire il vero una bella cifretta, mi aveva già raccolto in azienda ai tempi di un dissidio con Antonio Ricci. Avrei dovuto condurre Paperissima. Parlai con Ricci e gli dissi: “Di gattini e bambini non mi frega un cazzo, pur nei limiti del prodotto, vorrei fare quel che più mi riesce, improvvisare”. Due giorni prima del via mi arrivano 13 copioni. Apro e vedo: “Il Gabibbo e Teocoli a braccetto”. Dico no. Rinunciai a una barca di soldi. In quell’occasione Pier Silvio mi graziò. Dopo Affari tuoi, a Mediaset, non mi hanno più chiamato neanche per una televendita.

Infine, ancora su Fazio e sulla possibile conduzione in coppia del gioco dei pacchi, poi finito a Pupo:

Gli proposi un duplex (…) Era tutto fatto. Girammo anche un ottimo numero zero. Poi mi avvicinarono due azzimati dirigenti della Rai: “Teo, ti paghiamo quella vecchia causa che ci hai intentato e ti offriamo anche due anni di contratto. Ma Affari tuoi non devi farlo tu”. Passarono l’incombenza a Pupo. Gli voglio bene, ma se devo essere sincero non ho mai capito perché.