Teo Mammucari e Barbara D’Urso: grande show a Pomeriggio Cinque. La coppia del futuro Mediaset (e di Buona Domenica)?
Avere la coppia televisiva del futuro (Mediaset) e non accorgersene. E’ questa la sensazione che si prova a vedere Teo Mammucari ospite “per caso” di Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque. Un caso perché, senza il pretesto della marketta a Piper – fiction in partenza venerdì con Teo attore a sorpresa – non avremmo assistito a
Avere la coppia televisiva del futuro (Mediaset) e non accorgersene. E’ questa la sensazione che si prova a vedere Teo Mammucari ospite “per caso” di Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque. Un caso perché, senza il pretesto della marketta a Piper – fiction in partenza venerdì con Teo attore a sorpresa – non avremmo assistito a uno show in piena regola in un semplice contenitore pomeridiano.
Mammucari è uno che non verrà mai a farti promozione e basta, con quella tipica aria da ‘è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo”. Lui viene in trasmissione e te la rivolta come un calzino, prendendo in giro il pubblico, sfottendo la conduttrice e mettendosi in gioco come professionista. Perché, dopo un’edizione di Scherzi a Parte “riuscita” soprattutto grazie a lui, è il caso di ammetterlo: non solo è il Bonolis del 2000, ma ha possibilità espressive ormai “negate” a uno come Paolino, diventato troppo “importante” per poter sporcarsi le mani con gli sfottò.
Il conduttore più impertinente della tv, ma “educato” dall’irriverenza sotto controllo di Antonio Ricci, ha portato un enorme scompiglio quest’oggi nel salotto della D’Urso, già abituato alla spumeggiante verve della conduttrice. Dopo averla definita con ironia una che “lavora ad ore” ha voluto, infatti, toccare con mano l’ambiente delle sue “prestazioni televisive”. Il feeling tra i due meritava dieci e lode, tra lei derisa per le sue papere (ha chiamato la supercazzola degli esordi di Mammucari prima cazzuola e poi semplicemente cazzola) e lui al centro di importanti rivelazioni (lo stesso Bonolis lo avrebbe prima voluto nella sua Domenica In e poi ci avrebbe ripensato per la sua rischiosa “volgarità” di allora).
Teo Mammucari e Barbara D\’Urso a Pomeriggio Cinque
Teo, nel 2009, è ancora un ragazzino che può permettersi di osare e di divertire, senza la pretesa di atteggiarsi da “impegnato” o di sentirsi stretto nel ruolo di showman. E, soprattutto, la sua accoppiata con la D’Urso, donna dei Record Mediaset per il suo stacanovismo vincente, è un’iniezione di allegria: lei è autoironica e ama farsi prendere in giro, lui riesce comunque a sorprenderla e a smontare le sue manie da primadonna.
E’ chiedere troppo alzare il budget della domenica pomeriggio e affidare ai migliori sulla piazza un contenitore degno della prima Buona Domenica, ma contemporaneamente al passo coi tempi? Lui potrebbe dividersi tra il divertentismo col pubblico e un quiz satirico sul genere Primo e Ultimo o Tira e Molla (che ha appena ammesso di voler condurre), lei porterebbe degnamente a casa interviste a vip e rubriche sui reality (visto che è la più brava di tutte in materia).
Avremmo due fuoriclasse a discapito di una squadra di serie C, quale quella di Paola Perego, che quest’anno si è congedata dalla domenica pomeriggio senza uno straccio di ringraziamento da Massimo Donelli (vorrà dire qualcosa?). Niente più opinionisti amici della conduttrice e dalla professione artistica non prevenuta, niente più stimati psichiatri riciclati a intrattenitori per mancanza di ospiti veri, niente più la mediocre Questa Domenica insomma.
Basti ripensare alle prove generali di oggi pomeriggio: Barbara D’Urso che diventa la Carrà e fa reincontrare l’ex-valletta sottovetro Flavia Vento e Mammucari, suo pigmalione ai tempi di Libero. Quest’ultimo ha rievocato i tempi con il suo solito sarcasmo e la starlette lo ha colto in fallo con una verità clamorosa: Teo l’aveva chiamata perché “al Lotto delle Otto aveva il volto più bello della tv”, poi l’ha corteggiata e lei non c’è stata, facendolo così rosicare. Lui, per vendicarsi, le ricorda che almeno la sua fiction andrà in onda, mentre non si può dire lo stesso – per la Vento – di Cinecittà, storico flop seriale di RaiDue cancellato dopo poche puntate (nonostante fossero state realizzate dodici mai più trasmesse).
Quando le sorprese sembrano finite, a difendere il suo Teo arriva Juliana Moreira, volto acqua e sapone della tv che a Cultura Moderna è stata una sua grande spalla. Con il suo sorriso disarmante conferma di essere un’altra speranza per il destino di Canale 5, che meriterebbe di dar spazio a più personaggi solari e a meno portatori di trash negativo.