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Temptation Island 2023: casting capolavoro, Filippo Bisciglia è il solito mistero

La nuova edizione di Temptation Island denota un casting accurato e non superficiale. Una prima puntata praticamente inappuntabile…

27 Giugno 2023 03:00

Temptation Island è turnat’ (la citazione a Gomorra non è un caso visto l’abitudine del music supervisor del programma di attingere a piene mani dalla splendida colonna sonora dei Mokadelic) e la pausa dell’anno scorso, conseguenza dell’esperimento venuto male di Ultima Fermata (una sorta di Temptation Island ordinato su Wish) ha contribuito al rinvigorimento del format, nonostante, dal punto di vista della confezione, non vi sia alcuna novità eclatante sulla quale soffermarsi.

Una cosa è certa, dopo aver visto la prima puntata di questa decima edizione del docu-reality di Canale 5: il casting di quest’edizione si è rivelato impeccabile, un piccolo capolavoro se consideriamo ovviamente la natura del prodotto di cui stiamo parlando.

7 coppie, nessuna “famosa”, vagamente conosciuta o proveniente dall’universo Fascino: ogni coppia ha una caratteristica o una problematica che la rende istintivamente riconoscibile. La celere memorizzazione del cast di partecipanti è indubbiamente frutto di un lavoro di casting accurato e tutt’altro che superficiale.

Non mancano, com’è inevitabile che sia, i partecipanti cresciuti a pane e Maria De Filippi, con la loro scaltrezza, la loro assenza quasi totale di malizia che li porta a voler diventare velocemente dei personaggi (più macchiette che altro), puntuali come le tasse nel dire le immancabili frasi tormentone, peculiarità quasi dogmatica di ogni programma condotto o prodotto dalla De Filippi. Ma finché non si esagera, finché non si avverte la sensazione di assistere ad un’auto-parodia, si può dire che l’ostacolo è ampiamente superabile.

Nella sua apparente mancanza di profondità e nel suo eloquente trash, Temptation Island, per le menti un po’ più elastiche, può portare ad analizzare anche temi che sono tutt’altro che frivoli: dipendenza affettiva, possessività, narcisismo, dinamiche disfunzionali di coppia preoccupanti. Forse qualcuno, anche legittimamente, potrebbe dire che un docu-reality estivo, leggero e vacuo come Temptation Island non è il contesto adatto per trattare certe tematiche, vista anche la tendenza dello spettatore medio a buttarla in caciara come al suo solito, ma uno spettatore più attento può tranquillamente andare oltre ed esaminare ciò che sta vedendo.

In Ultima Fermata si provò a sensibilizzare sulla necessità di rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta di coppia: ecco, un messaggio implicito di questo tipo può arrivare tranquillamente anche dalla visione di Temptation Island, un messaggio che può avere la sua importanza, basta non fermarsi in superficie.

Una prima puntata, quindi, inappuntabile se non fosse per il mistero Filippo Bisciglia, il conduttore, anzi narratore, alle prese con la solita pappardella imparata a memoria dal 2014. Si può giudicare la bravura di un conduttore solo da questo? Alquanto difficile.

E dire che in questa prima puntata, Bisciglia ha anche azzeccato due domande pertinenti e puntuali, durante i vari falò, ma due domande azzeccate in nove edizioni non sono una media propriamente soddisfacente.

I social, però, sono dalla sua parte…

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