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Televoto Sanremo: Vecchioni in testa, Codacons chiede l’annullamento

Bufera sul televoto a Sanremo. L’incredibile gaffe di un dirigente di RaiTrade, tale Sebastian Marcolin, getta nel caos il festival. Ora tutti sanno che Roberto Vecchioni è il più votato a poche ore dalla finalissima. Un’irregolarità gravissima, proprio in un’edizione nella quale il timore per i call center hanno costretto la Rai (su indicazione dell’Antitrust)

pubblicato 19 Febbraio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:34


Bufera sul televoto a Sanremo. L’incredibile gaffe di un dirigente di RaiTrade, tale Sebastian Marcolin, getta nel caos il festival. Ora tutti sanno che Roberto Vecchioni è il più votato a poche ore dalla finalissima. Un’irregolarità gravissima, proprio in un’edizione nella quale il timore per i call center hanno costretto la Rai (su indicazione dell’Antitrust) ad “avvertire” i telespettatori che “non ci sono strumenti per garantire in tempo reale la regolarità del televoto difendendolo dalle tecnologie di alterazione“.

Ora ad alterare inevitabilmente la gara ci si mette la Rai stessa in una conferenza stampa live su internet, con Morandi che manda a quel paese tutti e Gianmarco Mazzi che urla quando ormai la frittata è fatta. Annunciare l’esito parziale è gravemente lesivo della regolarità del televoto, senza contare il danno economico per le scommesse: la giocata su Vecchioni vincitore è stata immediatamente sospesa. Il Codacons ha immediatamente chiesto l’annullamento (con rimborso) dei 200 mila voti giunti fino ad ora:

Non si tratta di una gaffe, ma di una irregolarità che potrebbe condizionare il voto del pubblico a casa. I risultati sulle preferenze dei telespettatori vanno tenuti segreti fino all’ultimo per garantire imparzialità e uguale trattamento a tutti i concorrenti. Chiediamo l’annullamento dei voti ricevuti fino ad ora e non escludiamo di rivolgerci alla magistratura al fine di garantire la buona fede dei telespettatori e il corretto svolgimento della gara canora.

Voi cosa fareste?


Nando Pagnoncelli, presidente dell’Ipsos, ha il dubbio che questo annuncio possa avere un effetto apprezzabile sull’esito finale:

In che modo si può dimostrare? Non dico che il ricorso sia infondato, ma dico che sarebbe difficile dimostrare che il mancato annuncio avrebbe prodotto un esito diverso. L’anno scorso nell’ultima serata sono giunti 1.8 mln di voti fino ad ora solo 200 mila, quindi rivelare le graduatorie parziali è, sì, un fatto grave e inedito, ma vista la proporzione di uno a nove, è difficile che possa compromettere i risultati finali. Da anni ci si interroga su questo punto anche sul fronte dei sondaggi politici: può la pubblicazione di un sondaggio influenzare l’intenzione di voto e in che misura?

Su questo punto ci permettiamo di esprimere le nostre perplessità, se l’effetto sull’esito finale sia trascurabile o meno è difficile dirlo, ma non si può escludere che ci sia. Gli eventuali 1.8 mln di voti che potrebbero arrivare stasera sono in un rapporto di 1 a 9 rispetto ai 200 mila già giunti, ma si può legittimamente presupporre che sarebbero stati diversi nella loro composizione senza questo incredibile pasticcio.

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