La tv degli ‘over’. Sedotti e corteggiati, fino a quando fa comodo
Schietti e senza peli sulla lingua. La tv corteggia gli ‘over’ per fare spettacolo, giocando perennemente sul filo del rasoio
Cercati, sedotti, inseguiti, ingaggiati con contratti magari in esclusiva. E’ la tv degli over, con la parola over che sta ad indicare tutta quella categoria di ottantenni (o quasi) ancora in pista, capaci di stupire e di offrire spettacolo.
Spesso centrali, fulcro di show altrimenti piatti e ordinari. Perché il loro compito, spesso e volentieri, è rompere gli schemi, scardinarli. L’anziano è chiamato a vivacizzare, a spargere pepe qua e là, a donare momenti inattesi. Insomma, è la scheggia impazzita che prima o poi ti regala il colpo ad effetto. Basta attendere.
Schietti e senza peli sulla lingua, il più delle volte dicono quello che pensano “perché alla mia età ormai me lo posso permettere”.
La televisione ovviamente ha intuito il potenziale e ha riempito i palinsesti di ‘esperienza’. C’è spazio per lo svampito che regala tocchi di surrealismo, per chi spara una parolaccia ogni tre parole, per chi racconta barzellette ‘zozze’ e aneddoti hot, per chi si concede quella dose di libertà che si era negato in precedenza. Capita pure che gli over in viaggio diventino spunto per un format a sé, o che si costruisca su di loro il ruolo di inviato, guest star o opinionista fisso.
L’asticella viene così alzata, con i programmi che finiscono col giocare sul perenne filo del rasoio e sui freni inibitori ormai mollati. Il risultato è la risata assicurata, abbinata il più delle volte alla costruita gag del poliziotto cattivo, ovvero il conduttore, pronto a riportare l’ordine in studio. Ma l’ordine è l’ultima cosa che si cerca.
Ecco allora che il momento più atteso (e irresistibile) di Ballando con le stelle diventa il momento della barzelletta sporca di Iva Zanicchi, evocata a grande richiesta dagli stessi padroni di casa. Per non parlare di Mara Maionchi, che qualche anno fa ad X Factor godette addirittura di una cam personalizzata che raccoglieva le più colorite reazioni dinanzi alle esibizioni dei concorrenti.
Si potrebbero inoltre citare Sandra Milo, Ornella Vanoni, Patrizia De Blanck. Tutte, in un modo o nell’altro, con la frizione allentata.
C’è poi Memo Remigi, che merita un discorso a parte. Inevitabilmente. L’errore commesso dal cantante ad Oggi è un altro giorno è stato chiaro ed evidente. Tuttavia, sarebbe interessante soffermarsi sul come Remigi arrivò nella trasmissione di Rai1, che lo corteggiò dopo i suoi fortunati exploit a Propaganda Live, che gli ha regalato una seconda vita artistica.
Su La7 Remigi è (o era?) l’inviato perfetto, il re del Testaccio dove un pretesto qualsiasi legato all’attualità diventa spunto per siparietti esilaranti con la gente comune, spesso sua coetanea. Dai balli estemporanei (con parentesi osannatissima a Ballando) alle prove impossibili, passando per spassose citofonate a sconosciuti che lo mandano ciclicamente a quel paese. Remigi è sempre stato al gioco, cavalcandolo. Un gioco in ogni caso non partito da lui.
Quelle che paiono giustificazioni sono in realtà inviti alla coerenza. Se una scivolata c’è stata – e nessuno intende negarla – stupisce al contempo l’improvvisa rigidità una volta che si è calpestata la buccia di banana. Un immediato passaggio dal bianco al nero, senza scala di grigi, senza la possibilità di scuse o redenzione. In fondo non parliamo di mostri, fino a prova contraria. Altrimenti un po’ di responsabilità ce l’avrebbe anche chi i presunti mostri li ha convocati.