Telegiornali in Italia: solo il 4% dei servizi è dedicato alle crisi umanitarie. Studio Aperto il peggiore
Si tratta della percentuale più bassa dal 2006. Ad attestarlo è un’indagine di Medici senza frontiere.
I telespettatori italiani sono stati informati in maniera più puntuale sulla profezia dei Maya o sul pitone Betty piuttosto che sulla lotta quotidiana per la sopravvivenza di intere popolazioni in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo o il Mali.
Ad asserirlo è un rapporto di Medici Senza Frontiere, realizzato con l’Osservatorio di Pavia, che dimostra come le crisi umanitarie stiano inesorabilmente scomparendo dai telegiornali italiani.
L’indagine, che è stata presentata ieri a Roma, prende in esame la copertura delle crisi umanitarie nei notiziari di prime time della televisione generalista (3 della tv pubblica e 4 di quella privata per un totale, nei 12 mesi del 2012, di 64.743 notizie considerate). Il dato che emerge è che nello scorso anno i tg hanno dedicato solo il 4% dei servizi a contesti di crisi, conflitti, emergenze umanitarie e sanitarie. Si tratta del dato più basso dal 2006 (anno dal quale MSF ha avviato il monitoraggio). Studio Aperto, prevedibilmente, fanalino di coda.
Peraltro i dai assumono una ancora maggiore rilevanza se combinati con quelli della ricerca commissionata da MSF all’Eurisko, che affrontano forse il vero nodo della questione: il 63% della popolazione italiana desidera ricevere dai media più informazioni sulle emergenze umanitarie. Inoltre, secondo un sondaggio d’opinione effettuato nel maggio 2013, il 78% del campione considera eccessiva la quantità di notizie sul gossip e il 64% considera sia presente troppa politica.
Altri dati sono significativi: in un anno i tg della sera hanno dedicato solo 7 servizi all’Aids: di essi soltanto 2 in occasione della Giornata Mondiale dell’1 dicembre.
Emblematico è poi il fatto che spesso vengano confezionati servizi solo per la presenza di personaggi famosi in determinati luoghi di crisi (si pensi al caso Darfur e a George Clooney).
Per completezza di informazione è doveroso rilevare che le notizie legate ai settori di curiosità e costume sono in diminuzione, sebbene occupino il 6% del totale delle news. La classica ‘emergenza freddo‘, con l’arrivo dei malanni di stagione, ha avuto spazio in ben 39 servizi. A farla da padrona sono però le curiosità del mondo animale: ben 70 notizie in 12 mesi di informazione serale.
A margine segnaliamo che sono stati analizzati anche i principali notiziari di reti pubbliche di alcuni paesi europei: ARD (Germania), ore 20. BBC One (Gran Bretagna), ore 18. France 2 (Francia), ore 20. Rtve La1 (Spagna), ore 21.
[Il rapporto è consultabile interamente sul sito ufficiale di Medici senza frontiere]