Home Disney+ Taylor Swift a Milano e su Disney+: dalle canzoni ai piccoli grandi gesti, le ragioni di un successo

Taylor Swift a Milano e su Disney+: dalle canzoni ai piccoli grandi gesti, le ragioni di un successo

Taylor Swift è la popstar del momento: The Eras Tour sbarca a Milano, ma i e le fan hanno già avuto un’anticipazione grazie al film-concerto su Disney+

13 Luglio 2024 15:48

Anche l’Italia sta vivendo la Taylor Swift era: oggi e domani, 13 e 14 luglio 2024, lo stadio San Siro di Milano accoglie l’artista pop del momento, con due concerti-evento (era dal 2013 che Swift non si esibiva in Italia), ovviamente sold-out e alla presenza di fan provenienti veramente da ogni angolo del mondo.

La Swiftonomic, tra l’altro, ha travolto anche Milano: il fenomeno per cui ogni città in cui Taylor Swift si esibisce subisce un’impennata di presenze a livello ricettivo, facendo beneficiare anche il settore dei trasporti e della ristorazione, è diventato realtà già nei giorni precedenti il concerto. L’Italia, insomma, ha detto sì a Taylor Swift.

Il concerto di Taylor Swift su Disney+

A fronte di migliaia di “swiftie” (così si chiamano i suoi fan) in coda per entrare a San Siro già da ore, ce ne sono però altrettanti che non sono riusciti ad accaparrarsi i biglietti di quello che è, a tutti gli effetti, il concerto dell’estate 2024. Per loro c’è la magra consolazione di vivere le atmosfere del The Eras Tour da casa, su Disney+.

Da marzo la piattaforma ha infatti caricato “The Eras Tour: Taylor’s version”, il film del concerto, diretto da Sam Wrench ed uscito nelle sale statunitensi nel 2023, incassando oltre 260 milioni di dollari (e diventando il film-concerto con il migliore incasso di sempre).

Girato dal 3 all’8 agosto al SoFi Stadium di Los Angeles, il film propone fedelmente quello che il pubblico italiano vedrà a Milano questo finale settimana: un evento di circa tre ore e mezza durante cui Swift ripercorre le sue “ere”, vale a dire i brani più noti dei propri album (l’ultimo, “The Tortured Poets Department”, è uscito pochi mesi fa), partendo dagli esordi fino ai pezzi più recenti. Più di quaranta brani, se si aggiungono quelli extra e le esibizioni a sorpresa inserite nella “Taylor’s version” di Disney+.

Uno spettacolo tra tradizioni e sorprese (ma con Taylor sempre al centro)

The Eras Tour ha consolidato nel corso dei mesi delle tradizioni che il pubblico che si reca a vedere uno spettacolo di Swift si aspetta. A cominciare dal dono del cappellino nero che la cantautrice indossa durante l’esibizione di “22”, un gesto che si ripete ogni volta (nel film, viene donato alla figlia di Kobe Briant), passando perle esibizioni a sorpresa, vale a dire quei brani non ufficialmente in scaletta e che Swift decide di inserire di volta in volta, senza rivelarle in anticipo. Ogni concerto, quindi, mantiene un tocco di originalità rispetto al precedente.

Il pubblico ovviamente fa la sua parte, ma è inutile dire che ad ogni concerto di Taylor Swift la partecipazione è corale nel vero senso della parola: si cantano i brani a memoria, si esulta quando parte il pezzo preferito, si urla quando Swift si rivolge direttamente ai suoi fan.

The Eras Tour non presenta una particolare narrazione, né fa di Swift una “presentatrice di sé stessa”: la cantante, oltre alle esibizioni, parla poco, giusto per i doverosi ringraziamenti ai fan o per introdurre qualche brano. Il resto, è tutto cantato. Ed è solo lei la protagonista, in questo senso.

A differenza di altri artisti che invitano sul palco colleghi e colleghe per condividere l’emozione di un concerto e sorprendere il pubblico, Taylor Swift regge da sola (se si esclude il corpo di ballo e la band) il palco per oltre tre ore. The Eras Tour è stato costruito da lei stessa per raccontarsi, senza aggiunte o deviazioni sul tema. E, soprattutto, senza voler dividere, ma unire: nessun gesto provocatorio, nessuna dichiarazione da prima pagine, niente di tutto questo: Swift non vuole essere generatrice di polemiche, ma lascia che siano le proprie canzoni a stimolare il pubblico.

Perché Taylor Swift ha tutto questo successo?

È forse anche questo il motivo per cui Swift ha incrementato la propria popolarità, fino a diventare una delle popstar più seguite (e influenti: chissà che reazioni potrebbe suscitare se si esprimesse sul voto americano di novembre). Consapevole del proprio talento, della propria storia e dell’epoca in cui vive, ha costruito una narrazione che è a metà strada tra il diario personale e la voce delle giovani donne di oggi.

I suoi concerti non vogliono rappresentare, ma diffondere proprio la consapevolezza con cui Swift sale sul palco di ogni città. Che tu viva a Milano, New York, Londra, Syndey o Tokyo, sembra voler dire Taylor Swift alle giovani donne che la seguono, ricordati che puoi essere fragile e determinata, romantica e forte, sognatrice e leader. E che ognuno di noi può essere uguale e diverso alle varie ere della propria vita.

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