Talk politici, la nuova moda è la destra che litiga con la destra
Talk politici condizionati dalla vicenda vaccini. La nuova formula è caratterizzata da esponenti di destra che litigano tra loro
Quando Mario Draghi è diventato premier e capo del governo del ‘tutti dentro, tranne uno’, il timore diffuso nell’universo dei talk era che il dibattito e il conflitto politico si sarebbero di lì a poco annullati. Tra la pratica di un ‘Fratelli d’Italia contro il resto del mondo’ a rischio overdose e battibecchi tra partiti rivali facenti però parte dello stesso esecutivo, la creatività di conduttori e autori televisivi è stata seriamente messa alla prova.
In soccorso tuttavia è arrivata la vicenda vaccini, seguita a ruota dal caso green-pass. Questioni che hanno rimescolato le carte, rotto degli steccati e alzato al contempo altri muri, fino a qualche tempo fa inimmaginabili.
E così la destra si è ritrovata il più delle volte a duellare con la stessa destra, con esponenti del Pd chiamati a fare da spettatori, spesso stupiti e a volte divertiti.
Lo scontro inedito riguarda anche i giornali. Da una parte c’è Libero, che sposa la linea dei vaccini, dall’altra spicca La Verità, che predilige la linea free-vax. Un match che si è trasferito ben presto sul piccolo schermo.
A Controcorrente, qualche settimana fa, Alessandro Sallusti e Maria Giovanna Maglie non se le sono mandate a dire, mentre lunedì scorso a Quarta Repubblica a discutere sono stati direttamente i direttori Sallusti e Maurizio Belpietro.
Sempre Sallusti ha zittito l’europarlamentare leghista Francesca Donato a Di Martedì, che aveva confidato di non essersi voluta vaccinare perché immune dopo la guarigione dal virus: “Ho sentito un mucchio di sciocchezze. Parli con i figli delle persone morte di covid e poi torni in tv a raccontarci cosa le hanno detto”.
La lista è lunga e include pure Daniele Capezzone, altra firma de La Verità, e il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo, posti uno contro l’altro a Morning News. Per non parlare della vera e propria lite andata in scena a Zona Bianca tra il duo Franceso Borgonovo (di nuovo La Verità) e Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia e la berlusconiana Licia Ronzulli.
“Quando Delmastro dice che il vaccino non protegge dal contagio commette un grande errore di coscienza, come fai a dormire la notte?”, ha accusato la senatrice azzurra. “Preferisco avere un voto in meno e una vita salva in più. Per colpa vostra siamo al paradosso che la gente non vaccinata non ha paura di ammalarsi, ma ha paura del vaccino”.
La Ronzulli si è poi scagliata contro le dichiarazioni di Claudio Borghi – leghista – che ha equiparato i rischi della vaccinazione ai benefici: “Certe cose non si possono sentire. La mia linea non è politica, è la linea della scienza”. Parole dure, pronunciate – guarda caso – di fronte ad una silenziosa Alessia Morani che si è goduta lo spettacolo in collegamento.
Se i politici si riposizionano in vista di futuri appuntamenti elettorali, per i talk questo rimescolamento non può che rappresentare preziosa linfa. Seppur non eterna.