Tali e Quali, una versione sbiadita dell’originale, troppo pigra per il sabato sera di Rai1
Tale e Quale, un titolo rilanciato nel 2021 da un’ottima edizione, aveva bisogno di essere seguito da quattro appuntamenti di Tali e Quali?
Tali e Quali manca proprio della quarta parola che compone il titolo dell’originale: show. Lo spettacolo proposto da Carlo Conti non ha nulla di particolarmente diverso rispetto a quanto visto fino allo scorso novembre con l’undicesima edizione di Tale e Quale Show, se non perché questa volta il programma è registrato, va in onda in un giorno diverso – il sabato invece di venerdì – e non ha come protagonisti personaggi famosi (e mai come quest’anno il cast di Tale e Quale era tornato ad avere una prevalenza di personaggi molto noti al grande pubblico), ma persone comuni specializzate nell’imitazione di un particolare cantante (nella prima puntata c’è stata però anche l’imitazione di Checco Zalone, ovviamente nessun riferimento alla prossima partecipazione a Sanremo, ufficializzata nella giornata di sabato 8 gennaio).
L’attrattiva sul pubblico si riduce: non c’è la componente talent (giuria visibilmente più mite nei giudizi, con un Malgioglio, perla dell’ultima edizione, insolitamente buono nel giudicare i concorrenti), non c’è la possibilità di approfondire la partecipazione al programma con le immagini delle prove con i coach (almeno vengono assistiti o si portano tutto da casa il bagaglio di conoscenze? – onestamente in puntata non si è capito), non c’è il trucco fatto di protesi, ma come specifica Carlo Conti in apertura si tratta di un trucco esclusivamente pittorico.
Lo show fatica ad andare oltre la gara, che pure non pare il punto forte su cui puntare (quanto può a interessare al pubblico la sfida fra persone che non conosce e che non potrà imparare a conoscere nel corso delle puntate perché cambieranno ogni sera?). Si inseriscono ad intervallare la monotonia delle undici esibizioni i Gemelli di Guidonia, vincitori dell’ultima edizione di Tale e Quale Show, che danno però la sensazione di assistere a una replica di quanto già visto negli scorsi mesi. L’unico vero guizzo è nel finale con “L’ascensore”, che pare però una carrellata di personaggi perfetti per La corrida ed evidentemente non possibili aspiranti concorrenti di Tali e Quali.
Tali e Quali proverà ad allungare la scia di successo dell’ultima edizione di Tale e Quale Show, ma riuscirci non sarà fare. Forse non era meglio preservare un titolo che aveva da così poco trovato nuova linfa e vitalità dopo alcune stagioni più fiacche?