La Talent High School di Super! non è arrogante come le rivali straniere ma procede a testa bassa
Talent High School, la serie tv di Super! è meno arrogante delle produzioni straniere sul genere “scuola di talenti” ma non punta in alto
C’è una ragazza ed il suo sogno, una scuola per giovani talenti, e la voglia di arrivare lontano lavorando sodo: se all’estero le serie tv ambientate in “scuole dello spettacolo” sono ormai diventate quasi obbligatorie per quei canali che puntano ad intercettare un pubblico affamato di talent show ed affini, in Italia il genera stenta a decollare. L’ultimo tentativo, riservato ad un pubblico di piccoli, è quello di “Talent High School-Il sogno di Sofia”, la serie tv in onda da lunedì su Super!
Partiamo da una premessa: la nuova produzione della Lux Vide (sì, quella di “Don Matteo” e delle fiction bibliche di Raiuno) non vuole fare concorrenza ai vari cloni di “Saranno famosi” sparsi in giro per il pianeta, ma intraprende la strada di un trend -quello delle serie sui talenti, appunto- senza l’arroganza e la prepotenza di altre produzioni straniere.
Non siamo di fronte ad una serie-evento, tantomeno ad un prodotto di altissima qualità autoriale o recitativa: a vedere le prime puntate di “Talent High School”, però, il ragazzino a cui è destinato il contenuto della serie (si punta ad un target di 8-11 anni) non ne uscirà particolarmente coinvolto o appassionato, ma sicuramente non subisce il trattamento di tanti altri show che negli ultimi anni, invece che insegnare al giovane pubblico di coltivare i propri sogni, lo ha svilito con trame e personaggi fuori dalla realtà.
Talent High School, la serie tv di Super!
A questo punto è lecito chiedersi: meglio accontentarsi di una serie a basso budget e con le aspettative di intrattenere prima di cena un pubblico di ragazzini affamati neanche forse così interessati a quello che c’è in tv oppure puntare in alto e sfondare il muro del verosimile con storie più da soap che da teen drama? Ad ognuno la propria scelta. Quella di Lux Vide è sicuramente una mossa fuori dal coro, sebbene in linea con i propri precedenti.
“Talent High School” diventa quindi una serie pseudo talent, che punta in alto ma non fa neanche lo sforzo di un salto. Si accontenta dei buoni valori, di una morale che fin dai primi minuti è chiara, e di un cast di macchiette che non rivela sorprese. Insomma, procede a testa bassa senza neanche provare ad essere all’altezza di una serie tv di talenti vera e propria.
Di certo, i preadolescenti italiani dalla tv nostrana non possono aspettarsi qualcosa di più: passi una produzione semplice ed onesta come “Talent High School”, anche se il rammarico perchè non si sia puntata un po’ più in alto ci sta tutto. D’altra parte, se si vuole insegnare i ragazzi a sognare ed a raggiungere i propri obiettivi, bisogna crederci davvero.
Talent High School, la serie tv di Super!
