Tagliato dalle Iene il servizio sulla strage di migranti – Davide Parenti: “Motivi di opportunità politica”
Martedì sera, nella prima puntata de Le Iene Show, non abbiamo visto tutti i servizi inizialmente previsti. Uno, in particolare, è stato rinviato per ragioni “di opportunità politica“. Lo racconta oggi Beatrice Borromeo, promossa giornalista ne Il Fatto Quotidiano. Si trattava di un servizio, partito da una lettera anonima giunta in redazione, firmato da Luigi
Martedì sera, nella prima puntata de Le Iene Show, non abbiamo visto tutti i servizi inizialmente previsti. Uno, in particolare, è stato rinviato per ragioni “di opportunità politica“. Lo racconta oggi Beatrice Borromeo, promossa giornalista ne Il Fatto Quotidiano. Si trattava di un servizio, partito da una lettera anonima giunta in redazione, firmato da Luigi Pelazza su un presunto incidente avvenuto al largo di Malta il 28 giugno 2008.
Secondo le ricostruzioni, un’imbarcazione della Guardia Costiera (la Fiorillo Cp904) nel tentativo di soccorrere un barcone carico di immigrati somali ed eritrei avrebbe provocato il rovesciamento del natante e la morte per annegamento di alcuni degli occupanti. I superstiti sono stati portati poi a Malta e sulla vicenda è calato il silenzio. La stessa lettera anonima giunta alle Iene (scritta con tutta probabilità da qualcuno a bordo della motonave della Guardia Costiera), con tanto di foto, è stata inviata anche agli organi giudiziari e la magistratura di Messina ha aperto un’indagine.
Pelazza, lo stesso autore di un altro celebre servizio tagliato dalle Iene, quello sul filmato dei militari italiani impegnati nella “Battaglia dei Ponti” a Nassiriya, sarebbe riuscito a rintracciare ed intervistare alcuni dei superstiti a Malta. Dai loro racconti giungerebbero conferme dell’incidente, e sarebbero addirittura 13 secondo gli immigrati i morti affogati o schiacciati nel rovesciamento del barcone.
Davide Parenti, autore e ideatore de Le Iene, ha dichiarato che guardando il servizio “si capisce come sono andate le cose. Le prove sono schiaccianti. I militari che erano in barca, tra mille ambiguità e omertà, hanno confermato in pieno ciò che era scritto nella lettera anonima“, ma la decisione di tagliarlo e rinviarlo è stata maturata per “ragioni di opportunità politica“.
Secondo Parenti il reportage è rinviato e “prima o poi” andrà in onda, ma non azzarda previsioni e tempistiche mostrando una grossa dose di machiavellico realismo:
In tutte le testate ci sono problemi di opportunità politica, sappiamo come funziona, non siamo nati ieri. Il momento non era dei migliori per mandare in onda il servizio, visto il lutto nazionale per i caduti in Afghanistan. Non c’è stata una levata di scudi a nostra difesa. Ho visionato il documento con alcuni dirigenti, che erano molto preoccupati. Ci hanno detto di aspettare il processo, il che non è neanche sbagliato.