Pronti allo lo Switch-off TV? Tutto quello che dovete sapere sul nuovo digitale terrestre
Il passaggio a un nuovo segnale televisivo terrestre è in arrivo. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui dispositivi compatibili.
Era il luglio 2012 quando, al termine di un percorso partito nel 2008, la TV analogica ha cessato di esistere ed ha lasciato il posto al digitale terrestre. Quasi dieci anni dopo, con la tecnologia che avanza sempre più velocemente, siamo davanti ad un nuovo cambiamento e siamo in procinto di dare l’addio alla versione del digitale terrestre che conosciamo oggi. La seconda generazione di sistemi di trasmissione digitale arriverà già nel corso di questo 2021 col cosiddetto Switch-off TV, il momento in cui partirà questa transizione verso il futuro.
La tecnologia 5G è destinata a cambiare il modo in cui comunichiamo e siamo connessi ad internet, ma affinché questo possa avvenire è necessario liberare le frequenze che oggi sono occupate dal segnale del digitale terrestre, quelle in banda 700 MHz. Lo ha deciso la Commissione Europea nel 2017 e anche l’Italia si appresta ad adeguarsi alle direttive approfittando di questa novità per passare ad una migliore tecnologia del digitale terrestre che a parità di frequenze occupate permetterà la trasmissione ad una maggiore risoluzione.
Lo switch-off TV si svolgerà in due fasi ben definite. Dal 1° settembre 2021 tutte le trasmissioni verranno trasmesse con lo standard di compressione MPEG-4 (e non più in MPEG-2), mentre tra il 21 e il 30 giugno 2022, si passerà dal DVB-T al DVB-T2 (con codifica H. 265 o HEVC) e si potrà dire conclusa questa transizione al nuovo digitale terrestre.
Le conseguenze dello switch off TV per i consumatori
Chi ricorda il passaggio dalla TV analogica al digitale terrestre ricorda anche che chi era in possesso di apparecchi televisivi meno recenti si è visto costretto a due strade pur di continuare a guardare i propri programmi e film preferiti senza alcuna interruzione: acquistare un nuovo televisore compatibile col digitale terrestre o acquistare un decoder da collegare alla propria TV.
La storia si ripeterà anche stavolta, ma le conseguenze potrebbero non essere drammatiche come accadde nel 2012. Questo perché, anche se non tutti ne erano a conoscenza, il governo italiano ha giocato d’anticipo e ha stabilito che dal 1° gennaio 2017 tutti negozianti italiani avevano l’obbligo di vendere apparati compatibili con la nuova codifica MPEG-4. Tutti i televisori acquistati a partire da quella data sono compatibili con il cambiamento introdotto dal primo step tecnologico (passaggio dalla codifica MPEG-2 alla codifica MPEG-4) e sono quindi adatti alla ricezione dei canali che dal 1° settembre 2021 verranno trasmessi solamente in HD.
E veniamo alla seconda fase dello switch off TV, il passaggio dal DVB-T al DVB-T2. Ad essere pienamente compatibili anche col DVB-T2 sono tutti i televisori e i decoder acquistati in Italia a partire dal dicembre 2018. Chi ha acquistato una tv o un decoder dopo quella data può dormire sonni tranquilli, a meno che non decida di approfittare delle offerte e rinnovare la propria smart TV in vista degli Europei di Calcio da gustare in 4K Ultra HD, mentre chi ha un televisore o un decoder più vecchi potrebbe vedersi costretto a fare nuovi acquisti. La buona notizia è che scoprire se i dispositivi che abbiamo a casa sono compatibili coi nuovi standard è facile e veloce.
Come verificare se la TV o il decoder sono compatibili
Telecomando alla mano, siete pronti fin da ora per verificare se la vostra TV o il vostro decoder saranno in grado di ricevere il nuovo digitale terrestre. Vi basterà provare a visualizzare i canali di test 100 e 200: se vedete RAIUNO sul canale 1, verificate che sul canale 100 appaia la scritta “Test HEVC Main10”. Allo stesso modo se vedete Canale 5 sul canale 5, verificate che sul canale 200 appaia la medesima scritta. Se compare tale scritta, l’apparato è compatibile con il nuovo standard di trasmissione.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, però, ha spiegato che questo sistema potrebbe non essere infallibile:
Tuttavia, può accadere che ci siano problemi nel visualizzare la schermata (i canali non mostrano il messaggio “Test HEVC Main10” o risultano oscurati) pur essendo il televisore o il decoder compatibili con il DVB-T2. In tali casi l’esito negativo del test potrebbe derivare da una non corretta (ma temporanea) ricezione dei due canali; dalla momentanea presenza di un’altra emittente sul canale o dal fatto che la propria tv non riesca ad agganciarsi alle frequenze più recenti.
Non tutto è perduto. Il consiglio è quello di effettuare una risintonizzazione della TV o del decoder prima di fare questa la verifica dei canali di test 100 e 200. A quel punto il responso dovrebbe essere ufficiale.
Cosa fare se la TV o il decoder non sono compatibili?
Se l’esito del test è negativo non potete far altro che acquistare un nuovo decoder o una nuova TV con decoder incorporato, approfittando anche del Bonus TV stanziato dal governo con la Legge di Bilancio 2019 e rivolto a tutti i nuclei familiari con un ISEE minore di 20mila euro. Un vero e proprio sconto fino ad un massimo di 50 euro che sarà applicato direttamente dai rivenditori al momento dell’acquisto.
Unieuro è tra i primi ad aver aderito al Bonus TV e già da oggi chi vuole usufruire del Bonus TV per aggiornare il proprio televisore o il proprio decoder non deve far altro che recarsi in uno qualsiasi dei punti vendita Unieuro in Italia portando con sé un documento, il codice fiscale e l’autocertificazione da scaricare dal sito del MISE. Al resto penserà Unieuro e il cliente dovrà solo occuparsi di trovare il televisore o il decoder che preferisce, approfittando anche delle offerte proposte in occasione degli Europei di Calcio 2020.
[ARTICOLO IN COLLABORAZIONE CON UNIEURO]