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Survivor, concorrente licenziato dopo che in un episodio ha fatto outing su un altro concorrente

Jeff Varner, concorrente di Survivor, è stato licenziato dopo che in un episodio del reality show ha accusato un altro concorrente di aver nascosto a tutti di essere trasngender

pubblicato 16 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 10:59

Anche nei reality show americani scoppiano degli scandali, che vanno ad alimentare i commenti e le discussioni dell’opinione pubblica nei giorni successivi alla messa in onda. L’ultimo caso è di mercoledì scorso quando, durante Survivor, un concorrente ha fatto outing su un altro partecipante, dichiarandone pubblicamente la transessualità.

Andiamo con ordine: Survivor è un reality show in onda da 17 anni sulla Cbs, di cui una versione italiana fu realizzata per Italia 1 nel 2001 senza successo. Nel gioco, che è in pratica una versione de L’Isola dei famosi con concorrenti non vip, i partecipanti devono stringere alleanze, partecipare a prove ed evitare di essere eliminati dal gruppo stesso per vincere il premio finale. Il tutto mentre devono affrontare le intemperie dell’isola in cui si trovano, senza confort e comunicazioni con il mondo esterno.

Nel corso degli anni sono andate in onda 34 edizioni del programma, alcune delle quali hanno radunato i concorrenti più famosi e popolari delle passate edizioni. E’ il caso di “Game Changers”, sottotitolo con cui sta andando in onda l’edizione numero 34, in cui i concorrenti sono tutti provenienti da passate edizioni. Tra questi, c’è anche Jeff Varner, agente immobiliare ed ex giornalista per la Cbs.

Proprio lui è al centro del caso che la Cbs ha mandato in onda nell’episodio di mercoledì: sentendo che il resto del gruppo era propenso ad eliminarlo, Varner ha provato a stringere un’alleanza con un altro concorrente, Zeke Smith, affinchè ad essere eliminato dal gioco fosse Ozzy Lusth. Ma quando ha iniziato a sospettare che tra i due ci fosse un’alleanza segreta, Varner ha iniziato a parlare ai suoi compagni di gioco del fatto che qualcuno “stesse nascondendo qualcosa”.

Giunti al momento della votazione, Varner era ormai destinato ad abbandonare l’isola ma, nel tentativo di salvarsi, ha accusato Smith di non aver detto a nessuno di essere transgender. La notizia ha scosso sia gli altri concorrenti che il conduttore Jeff Probst ma, soprattutto, non ha cambiato le sorti del concorrente, che è stato eliminato.

La puntata -come tutte le serie di Survivor- è stata registrata dieci mesi fa, ma la Cbs ha deciso comunque di mandare in onda quanto successo, garantendosi di pagare a Smith ed a Varner delle sedute per affrontare il clamore suscitato dall’episodio che, effettivamente, ha scosso numerosi telespettatori.

L’outing è considerato un atto poco nobile, dal momento che si dichiara pubblicamente qualcosa di qualcun altro che, forse, non era pronto a rivelare. Per questo Varner, che per contratto non poteva commentare nulla sul reality fino alla messa in onda dell’episodio, può parlare solo ora: “Ho passato gli ultimi dieci mesi ad informarmi ed a sostenere la comunità Lgbt”, ha dichiarato Varner, “penso di aver fatto un buon lavoro e di poterlo continuare”.

Intanto, però, Varner ha anche dichiarato di essere stato licenziato dall’agenzia immobiliare per cui lavora. Secondo il News & Record Greensboro, all’uomo sarebbe stato detto che l’agenzia si è ritrovata “nel messo di una storia con cui non vogliamo avere nulla a che fare”.

E se Smith, ancora in gara, si è limitato a dire di aver perdonato Varner, l’America si divide tra la necessità di dover mandare in onda qualcosa che poteva essere tranquillamente omessa in fase di montaggio e chi, invece, ha apprezzato il momento stesso e la solidarietà del resto del gruppo verso l’amico, che ha contribuito a portare ancora una volta un reality ormai storico come Survivor sulla bocca di tutti.