Suor Cristina: Padre Nostro alla fine di The Voice per celebrare la vittoria
La finale più scontata della storia dei talent si chiude con una preghiera di gruppo che gela Rai 2. Ma dopo due mesi di traino gratuito è ‘il minimo sindacale’.
Le suore son ‘diaboliche’, diciamocelo. Tutti si aspettavano la vittoria di Suor Cristina Scuccia a The Voice of Italy, ma nessuno si sarebbe immaginato di assistere a un Padre Nostro corale recitato in diretta su Rai 2 (il video). Twitter si è scatenato, l’indignazione per la preghiera in una ‘tv laica’ monta, fioriscono i commenti sull’inopportunità dell’uscita della vincitrice.
Beh, io la trovo il minimo sindacale.
Dopo una finale che ha seguito tutto i crismi della ‘messa cantata’ (roba da far rimpiangere Sanremo), dopo mesi trascorsi a spremere il fenomeno ‘Suora’ sia nel talent sia nei palinsesti Rai, dopo gli ‘eterni’ incensamenti sulla strepitosa copertura mediatica che The Voice ha avuto all’estero grazie alla Sister Act italiana (con tanto di omaggi oltreoceano), il minimo che ci si poteva aspettare era una preghiera in diretta.
“Il mio sogno è recitare il Padre Nostro insieme. Voglio che Gesù entri qui dentro”
Suor Cristina ha “donato il suo dono” sì al pubblico, ma soprattutto al programma: che il talent di Rai 2 abbia goduto del traino della ‘sorella’ di J-Ax è indubbio. E Suor Cristina, in fondo, non ha fatto che una ‘innocente’ richiesta, “di quelle che non si possono rifiutare”. E il tentativo di Federico Russo di stoppare ‘l’eversiva’ Cristina mi ha fatto spuntare un sorriso: “Siamo lunghi, abbiamo poco tempo”. Dopo aver stirato una finale fino alle 00.40 hai pure il coraggio di tagliare colei che ha portato a casa il programma? E così l’ateo J-Ax e il’ mangiapreti’ Pelù si ritrovano a pregare in diretta tv.
Insomma, Suor Cristina ha scosso una finale ormai ‘sgamata’ da mesi con la cosa (per lei) più semplice del mondo, un Padre Nostro fuori da ogni contesto. Qualcuno avrà già pronta qualche interrogazione parlamentare, non mi stupisco. Non entro nel merito dell’opportunità in senso assoluto del gesto di Suor Cristina; vi ritrovo, però, una certa ‘coerenza’ narrativa, vista l’evoluzione del programma, come già illustrato. E non si può dire che Suor Cristina non ne sappia ‘una più del Diavolo’.
Sia lodato Gesù Cristo…
PS. Suor Cristina mii è sembrata un po’ troppo tesa e ansiosa di conoscere il verdetto. Urge un passaggio in confessionale? Quello vero, però….