Su Rai5 Lezioni di galateo da un’ammiccante Metis Di Meo. Il factual (e le digitali) alla mercé di sedicenti esperti
Nella rete culturale che paghiamo coi soldi del canone ci sono conduttori e programmi imbarazzanti.
Come si fa a frenare la tutorial-mania? Il factual sta diventando il nuovo Grande Fratello, l’ultima ancora di salvezza per opinionisti in crisi e aspiranti conduttrici rampanti. Persino Caterina Balivo ha promesso: “A Detto fatto ci saranno ospiti vip solo se insegneranno qualcosa come tutor”.
Così tutti i vippetti si stanno attrezzando. Se dalla D’Urso vai solo se hai un pancione da esibire o un dramma da raccontare, sulle digitali e, in generale nella tv chic, la parola d’ordine è “ammaestrare”. Così i sedicenti esperti da strapazzo dilagano in ogni dove.
Prendete Nicola Santini, un prezzemolino dei talk che sa fare tutto. E’ nato come wedding planner (in fondo è un Enzo Miccio ante litteram), ha fatto il vendicatore delle casalinghe al Treno dei desideri, poi è diventato giudice de La prova del cuoco, fino a che non ha formato una coppia (professionale) di fatto con Tommaso Mottoni Y Palacios, l’aristocratico del Grande Fratello 9 (ma non era lui quello delle magliette di pessimo stile contro Marcello, “panettiere, mi fai la baguette”?).
I due hanno scritto insieme il libro L’ora della merenda, collaborano insieme con svariate testate giornalistiche e ora condividono pure il titolo di esperti internazionali di galateo (insieme a quello della tisanoreica) su Rai5, la rete che paghiamo noi col canone.
Vi invito a recuperare integralmente su Rai Replay (qui, invece, alcuni video) il programma Lezioni di Bon ton, che ha debuttato su Rai5 domenica scorsa. E’ la rivelazione trash della settimana, per il modo in cui chiunque, dal primo minuto all’ultimo, si prende infinitamente sul serio.
Le facce ammiccanti di Metis Di Meo
Per quanto la confezione sia ruffianamente impeccabile (anche se persino la sigla mi sembra scopiazzata in giro), nonostante il low budget, è la pretenziosità nell’approccio all’argomento che fa morire dal ridere.
Innanzitutto va detto che Lezioni di Bon ton è un programma di, scritto da e condotto da Metis Di Meo, roba che neanche Oprah. In una cornice da spot pubblicitario urban-glam, ma con una dizione rusticamente romana (quando pronuncia parole terminanti in ‘zione’ è un disastro), Metis recita malamente dei testi che si sarà, purtroppo, scritta da sola:
“Sono Metis Di Meo e vi svelerò i segreti del bon ton. Immagino un mondo in cui la cortesia non sia l’eccezione. Perché nella vita si può andare avanti con le cattive maniere, ma con le buone è tutto più bello”.
La sua conduzione è l’erede degli spot di Alfonso Luigi Marra: il trionfo del compitino, dello stagismo che ha fatto carriera oltre che della supponenza (per non parlare delle labbra in primo piano e dei continui sorrisi e occhiolini ammiccanti). Eppure l’ha “raccomandata” persino Maria Volpe sul Corriere.
D’altronde Metis non è la prima giovane e bella a cui viene dato un programma su Rai5. La rete “culturale” è diventata un avamposto di ex Miss Italia e starlettine varie escluse dalla generalista, ma che devono aggiornare il curriculum.
Metis in primis non si è mai fermata negli ultimi anni. Nata come fotomodella, ha fatto la gavetta nei più svariati programmi di punta, da Domenica In a Ciao Darwin, per poi recitare anche in fiction come Don Matteo e al cinema in Maschi contro femmine e Femmine contro maschi.
Storica, inoltre, la sua aggiunta al cast di Ballando con le stelle 2009, in cui prese misteriosamente il posto di Marvi De Angelis. A TvBlog, qualche anno fa, la avvistammo anche ospite in bella vista nello show di Salemme, da Nord a Sud, a dimostrazione della sua infaticabile e onnipresente presenza televisiva.
Poi è stata inviata di Uno mattina estate, ha condotto Social King, è attualmente nel cast di Storie Vere. Insomma, un fiume in piena.
Ma come nasce la sua esperienza in materia di buone maniere? Beh, Metis è un’assidua frequentatrice di feste d’alta società, dove i fotografi la immortalano spesso e volentieri. Secondo Dagospia, qualche anno fa, frequentava anche qualcos’altro, ma il link è sparito dalla circolazione e vorrei evitare querele.
Questo post non voleva essere una recensione vera e propria di Lezioni di Bon ton (che è semplicemente imbarazzante), ma una testimonianza di come su Rai5, tra un Gian Burrasca d’annata e le lezioni di vera danza di Kledi, si imbuchi chiunque.