Striscia si vanta di non aver diffamato Affari tuoi. Ma rinfaccia alla Rai: “Regole ancora non trasparenti”
Il tg satirico di Ricci aveva ragione sul programma della concorrenza. E infierisce sulla sua eterna “non-trasparenza”
Striscia la notizia, questa sera, ha fatto un “Affari tuoi pilotato story”, tutta tronfia della comprovata fondatezza delle proprie accuse in tribunale. Il procuratore aggiunto di Roma ha chiesto, infatti, l’archiviazione dell’accusa di diffamazione allo staff di Antonio Ricci. Così Ficarra e Picone hanno commentato l’articolo dal titolo “Premi truccati ad Affari tuoi”, con la ricostruzione di tutta la vicenda e le rassicurazioni della Rai, uscito sul Corriere della sera del 18 marzo.
“Il gioco Affari tuoi è stato scorretto, questo l’ha detto il magistrato, non noi. Per fare più ascolto il meccanismo prevede che i pacchi più ricchi rimanga fino alla fine. La Rai dichiara che oggi la trasmissione adotta regole trasparenti e ogni passaggio è blindato a livello di sicurezza. In realtà esiste un luogo, una piccola stanzetta, dove potrebbe avvenire l’abbinamento. E’ in quella stanzetta che da due lustri nessun rappresentante dell’associazione consumatori è presente, tranne in un caso. Noi ci appelliamo a Gubitosi e alla Tarantola ‘vigilate vigilate’, il Paese chiede trasparenza mai come oggi”.
A questo punto Jimmy Ghione ha nuovamente intervistato Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori, nonché autore del libro Affari loro, in cui spiega i meccanismi di funzionamento del programma evidenziandone i tanti punti oscuri.
“Vorrei fare un appello alla presidente della Rai e al direttore generale. Affari tuoi non è soltanto un programma di intrattenimento, perché regala soldi veri. Dev’essere regolare, a prova di ogni sospetto. Io scoprii le irregolarità che denunciai qualche anno fa partecipando a una fase specifica. Chiedi, dopo tanta fatica, di entrare nella stanza dei pacchi. Poi mi esclusero da quella situazione. Oggi lì dentro entra solo il notaio ed un funzionario della Rai. Perché si possa dire che il gioco è corretto, in quella stanza devono entrare i rappresentanti dei consumatori. L’appello, quindi, cara Presidente, è che faccia entrare in quella stanza gli osservatori delle associazioni dei consumatori che oggi in mia sostituzione partecipano al gioco. Se non è così, non si capisce che ruolo abbiano, forse servono solo alla Rai, non ai cittadini”.
Il Dr. Dona, infatti, quando fece notare in passato che qualcosa non andava, venne cacciato dalla trasmissione, non prima di aver mostrato a Striscia la prova regina. A quanto pare, almeno allora, i concorrenti osservavano in studio la dinamica dei pacchi prima della registrazione. Essi non erano in ordine di numero, ma apparentemente casuale: in realtà venivano disposti esattamente in ordine di premio. E’ come se il tabellone fosse stato diviso in quattro sezioni, dando così all’occhio nudo un’anticipazione delle pile.
Questo spiegherebbe perché in Rai il numero di puntate con i pacchi più alti sia due volte maggiore rispetto alle versioni inglese e spagnola.
A questo punto Striscia ha potuto riproporre tutti gli episodi “ambigui” denunciati nel corso degli anni, specialmente dell’edizione Bonolis diventato, allora, il peggior nemico di Ricci in crisi di ascolti.
“In principio fu il Loppa, un concorrente delle prime edizioni che raccontò senza giri di parole che era tutto pilotato. E aggiunse che il notaio del programma era un attore, salvo poi ritrattare qualificando la sua dichiarazione come una burletta toscana.
Poi si scoprì l’incredibile caso dei concorrenti di Affari tuoi fidanzati con chi al programma ci lavorava. Il fidanzato della produttrice venne estratto casualmente tra milioni di italiani, giocò ad Affari tuoi e vinse 20.000 euro. Elena Bonariva vinse 15.000 euro, guarda caso fidanzata con un collaboratore Endemol. Come dimenticare i mezzi concorrenti, mezzi perché in tv facevano i figuranti?
E cosa dire del celeberrimo caso del vampiro, che Bonolis chiamò così per settimane? Cosa c’era casualmente nella lista dei premi? Un vampiro? Nel pacco sigillato ore prima dal notaio c’era un vampiro, per dare al conduttore la battuta sul piatto.
A proposito di stranezze, sette concorrenti provenienti da Bojano, un piccolo paesino del Molise selezionati su un milione di italiani. Il Codacons fa un esposto alla procura, la Cassazione ha imposto un metodo più trasparente di selezione ma le stranezze continuano.
Il metodo della numerologia è un sistema che permetterebbe ad Affari tuoi di pilotare i pacchi. Si chiede ai concorrenti i loro numeri fortunati ai provini. A Clarissa viene data la possibilità di cambiare pacco. Qualche giorno dopo la neo-miliardaria viene intervistata a La vita in diretta: ‘Da quando mi hanno chiamato e detto ‘parteciperai ad Affari tuoi’ io ho sempre detto ‘Voglio il nove'”. Secondo voi quel mattacchione del caso dove ha piazzato i 500mila euro? Che il caso facesse da padrone ad Affari tuoi ne abbiamo avuto la prova, la prova del nove.
Come dimenticare la signora che i numeri se li era scritti sulla mano? Tutto sta nell’escludere pacchi bassi per catalizzare l’attenzione del pubblico. Ad Affari tuoi, poi, per favorire l’ascolto, si usano vari escamotage, come la lacrima facile.
In una puntata di Max Giusti non ci sono tutti i paccozzi, la suspence finisce subito, in gioco sono rimasti gli spiccioli. Anche il caso è in crisi? Figuriamoci, è più indaffarato che mai. Su Canale5 sta per cominciare l’ultima puntata del Grande Fratello, guarda caso prodotto dalla Endemol”.