Striscia la notizia, tornano Ficarra e Picone. Ricci in conferenza stampa parla di Sanremo, Telegatti e Giass
Le parole del patron di Striscia: “È vero che c’è la crisi, ma Mediaset deve dimostrare di essere viva. Alcune cose vanno fatte comunque: per me cancellare il Telegatto, per esempio, è stato un errore”
Cambio della guardia a Striscia la notizia. Ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Ficarra e Picone, che da lunedì 3 marzo condurrà il tg satirico di Canale 5 al posto di Ezio Greggio e Enzo Iacchetti. Si tratta della ormai consueta staffetta voluta da Antonio Ricci anche in una stagione, come quella di quest’anno, particolarmente difficile dal punto di vista degli ascolti.
Per il duo comico siciliano, che tra qualche mese inizierà le riprese del nuovo film, si tratta del decimo anno consecutivo di Striscia la notizia. Secondo Ricci Ficarra e Picone sono “una bomba”, negli ultimi anni “sono cresciuti tantissimo” e rispetto ad altre coppie messe alla conduzione la loro è “affiatata e non improvvisata”.
Il patron del tg satirico dell’access prime time di Canale 5 ha colto l’occasione per parlare di tv in generale, a partire dal Festival di Sanremo dove “la gara è morta con i Jalisse”, mentre resta vivo “lo spettacolo e quello va curato molto di più”. Secondo Ricci ad uccidere la kermesse canora è stato il “veleno dei talent” così come il suo concorso per Veline ha stroncato Miss Italia “con un nuovo modello di donna, più libera e meno paludata”.
Su Giass, la sua nuova creatura televisiva affidata a Luca e Paolo (in onda da domenica 16 marzo su Canale 5), Ricci ha detto che è stato “fatto per dare un segno di vitalità.
Infine, sulle sorti di Mediaset:
È vero che c’è la crisi, ma Mediaset deve dimostrare di essere viva. Alcune cose vanno fatte comunque: per me cancellare il Telegatto, per esempio, è stato un errore. E mi dispiace molto che Chiambretti non sia riuscito a fare un programma. Con lui ci siamo trovati molto bene, l’anno prossimo tornerà sicuramente a ‘Striscia’. Mi ha detto che si sentiva a disagio perché era la prima volta che gli capitava di lavorare con delle persone calme.