Striscia La Notizia: conflitto d’interesse anche a Sanremo Giovani? Paragone: “Interrogazione parlamentare”
Nuovo servizio del tg satirico di Canale 5 rivela altre coincidenze circa la prossima edizione di Sanremo e il concorso per i Giovani andata di dicembre.
A ventiquattro ore di distanza dal primo servizio, ecco che Striscia La Notizia torna a fornire al proprio pubblico nuove informazioni sulle apparenti coincidenze che legherebbero l’organizzazione della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo all’agenzia Friends & Partners, tra le più nel campo del booking. Anello di congiunzione tra le parti sarebbe il direttore artistico Claudio Baglioni, amico e assistito di Ferdinando Salzano, amministratore delegato dell’impresa, che rappresenta e organizza i tour di molti degli artisti che saliranno sul palco dell’Ariston quest’anno. E non solo quelli in gara.
L’inviato Pinuccio ha individuato che anche alcuni dei cantanti che parteciperanno come ospiti gravitano intorno alla Friends & Partners e alle agenzie acquisite da una multinazionale che ha parzialmente annesso a sé proprio la società di Salzano. Tra questi Antonello Venditti, Elisa, Ligabue, Alessandra Amoroso e Giorgia, molti dei quali ospiti al matrimonio dell’amministratore avvenuto lo scorso ottobre. Nel servizio sono stati menzionati anche Umberto Tozzi, Raf, Fiorella Mannoia, Pio e Amedeo, la cui partecipazione alla kermesse non è stata ancora confermata.
Alcune curiose fatalità, secondo quanto portato all’attenzione dall’inviato barese, riguarderebbero anche il concorso parallelo al Festival dei Campioni, cioè quello andato in onda a dicembre e che ha determinato la selezione dei due Giovani che si sono classificati di diritto per la competizione sull’Ariston tra i pesci grossi. La giuria di Sanremo Giovani, infatti, era composta da cinque elementi: tre collaborazioni Rai (Luca Barbarossa, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu) e due esterni, cioè Annalisa Scarrone e Fiorella Mannoia, sempre della scuderia Salzano. Inoltre, siccome i vincitori del concorso sono stati decretati per il 40% da una commissione musicale capeggiata da Claudio Baglioni, per il 30% da una giuria di esperti (12% in quota Salzano) e il 30% dal televoto, la maggioranza dei voti (il 52%) sarebbe virtualmente in mano dell’amministratore delegato della Friends & Partners.
Come già anticipato ieri, inoltre, Pinuccio rivela che la mamma di Veronica Corno, responsabile della comunicazione e dell’immagine della Friends & Partners, è Chiara Galvagni, capostruttura Rai che si occupa delle risorse artistiche e dell’emissione dei contratti per i cantanti del Festival.
Sanremo 2019, conflitto di interessi? Parla il senatore Gianluigi Paragone
Nel tardo pomeriggio è stata diffusa la notizia che il senatore Gianluigi Paragone, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Vigilanza Rai, ha intenzione di avanzare un’interrogazione parlamentare all’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini e al direttore di Rai1 Teresa De Santis a proposito del presunto conflitto di interessi messo in luce da Striscia La Notizia. Ecco quanto rivelato dal conduttore de La Gabbia:
Se, come emerge in queste ore, Salzano ha in gara oltre dieci artisti più quelli che saranno ospitati più Claudio Baglioni che sarà il direttore artistico, è ovvio che c’è qualcosa che non va. Parliamo, vale la pena ricordarlo, di scelte fatte ben prima del nostro arrivo, ma questo non toglie che sia necessaria una spiegazione. Il cerchio magico Baglioni-Salzano si regge sulla casa discografica Sony e in un mercato come quello musicale, che già non vive tempi semplicissimi, è assurdo pensare di dare una fetta così ampia del Festival di Sanremo a un solo protagonista. Gestire super ospiti, avere più artisti in gara, significa nuovi dischi, serate televisive, organizzare tournée e relativa biglietteria. Vuol dire prendersi una grossa fetta di mercato generato dal Festival. Allora, se un gran pezzo della discografia in gara è in conflitto di interessi con il suo direttore artistico, in conflitto di interessi con il suo manager Ferdinando Salzano è necessario approfondire la questione. Il Festival è un momento importante, per la musica, per gli italiani. È giusto che lo sia per tutti, non solo per alcuni.