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Censura in Rai, Striscia la notizia replica al giornalista Pensosi

Il caso sollevato dal tg satirico di Canale 5 e la replica di uno dei giornalisti Rai coinvolti

pubblicato 12 Gennaio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 20:00

UPDATE 12 GENNAIO 2015 – Striscia la notizia nella puntata di stasera è tornata sulla vicenda dando spazio alla difesa di Pierfrancesco Pensosi (mostrando lo screenshot che trovate nel nostro post qui sotto). Secondo il tg satirico di Canale 5 però l’aver letto nell’edizione precedente della rassegna stampa il titolo completo del Fatto quotidiano rappresenta un’aggravante e non un’attenuante. Striscia ha insinuato che in tra un’edizione e l’altra sia arrivata una telefonata dall’alto che abbia ‘costretto’ Pensosi a autocensurarsi in diretta.

Striscia la notizia: “Rai censura critiche a Gubitosi”. Iacopino: “Scandalo vergognoso”

La rassegna stampa Rai ha censurato le critiche de Il Fatto quotidiano nei confronti del direttore generale Rai Luigi Gubitosi (per come il servizio pubblico abbia sottovalutato l’attentato al Charlie Hebdo). È l’accusa lanciata da Striscia la notizia in un servizio trasmesso ieri sera.

Il tg satirico di Canale 5 ha mostrato come le rassegne stampa di Linea Notte e RaiNews24 (entrambe in onda su Rai3) abbiano censurato parte del titolo di prima pagina del quotidiano diretto da Padellaro.

In Italia la figura peggiore la fanno Salvini (che attacca il Papa) e la Rai di Gubitosi (che non dedica nessuno speciale alla tragedia di Parigi).

In effetti la collega di Mannoni (conduttore di Linea Notte) ignora del tutto la prima pagina in questione, mentre Pierfrancesco Pensosi di RaiNews24 si supera modificando il “la fanno” in “la fa” per assolvere la Rai e addossare tutte le critiche del Fatto al leader leghista.

la fa

Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, tirato in ballo da Striscia su Facebook ha preso posizione in maniera molto chiara parlando di “autocensura senza vergogna”:

AUTOCENSURA SENZA VERGOGNA. Facciamo battaglie a favore della libertà di stampa. Ci indigniamo davanti alla vergogna di una imminente nuova legge sulla diffamazione che lascerà ai boss di tutte le criminalità l’ultima parola, con la previsione della rettifica senza commento, così da limitare il diritto dei cittadini alla verità. Insorgiamo (alcuni almeno) per denunciare l’effetto intimidatorio di querele e cause civili che condizionano per anni soprattutto i colleghi meno tutelati (la quasi totalità) retribuiti con compensi da fame.
E poi? Poi scodinzoliamo con la reticenza o con la falsificazione davanti al potente di turno, come ha denunciato, ieri, “Striscia la notizia” (http://www.striscialanotizia.mediaset.it/…/puntata_94.shtml…) in relazione alle rassegne stampa della Rai che omettono di dar conto delle critiche al loro Dg., Luigi Gubitosi, o arrivano a falsificare un passaggio di un articolo de “Il Fatto”.
La trasmissione TV mi chiede che cosa ne penso? Non ho difficoltà a dirlo: è uno scandalo vergognoso.

In attesa di repliche ufficiali da parte di Viale Mazzini, segnaliamo che su Facebook Pierfrancesco Pensosi si è difeso così:

Per onor del vero prima l’avevo letta tutta poi per velocità ho saltato. …un po’ di parte

pensosi fv

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