Striscia la Notizia, i (probabili) Velini alla prova ‘mutanda’
Partiti i casting per i Velini che dal 23 settembre 2013 si ‘occuperanno’ degli stacchetti al posto delle Veline.
Ad aggiornarci sui casting, partiti ieri, ci pensa La Stampa che fa un piccolo resoconto della prima giornata, dandoci l’identikit dei primi aspiranti e, più in generale, il profilo dei ‘maschio’ che oggi tenta la via del successo in tv. Trattasi di diplomati, diversi laureati, tutti palestrati e per lo più ex modelli che nonostante un titolo accademico riescono a ignorare l’abc della materia nella quale hanno ‘strappato’ il pezzo di carta. Ma qui la ‘colpa’ va divisa al 50% con gli Atenei. Ed è un altro discorso.
Ma veniamo ai primi aspiranti Velini ‘raccontati’ da La Stampa: c’è Manuel C., 24enne di Peveragno (CN), con un diploma da perito elettrotecnico e un bimbo di 10 mesi, che ha smesso di fare il modello per garantire alla famiglia un lavoro più stabile; ora fa il barman ma sogna un lavoro normale.
Ludovico V., dal canto suo, ha un ottimo pedigree, con mamma svedese e papà milanese al quale non ha confessato di essere andato ai casting de I Velini (ma intanto ora lo sa tutta Italia). Maturità scientifica e iscritto a Economia e Commercio non sa cosa sia l’aggiotaggio, ma ha dalla sua già una carriera di modello. Un legame tra queste due cose ci sarà…
Tocca quindi a Stefano P., di Besano (VA), laureato in Brand Management, che vuol fare il manager e fa ‘pratica’ come modello a tartaruga di fuori da Abercrombie & Finch. Magari riuscirà a far carriera come Micheal J. Fox in Il segreto del mio successo…
Il più ferrato nel ballo, però, sembra essere Nicholaj N., bielorusso, che di lavoro fa il vigilante sui siti dell’Expo e balla la break-dance.
Chiudiamo con Pietro R., 26 anni di Ascea (SA), diplomato in ragioneria ma col pallino della danza. Lo ricorderemo certo per queste sue parole: “E’ una forma di emancipazione maschile prendere un posto femminile”. Ormai la parità la cercano gli uomini, è ufficiale. E sappiate, signori, che i casting sono ancora aperti: ammessi i maggiorenni, che possono mandare foto e dati via mail a casting@mediaset.it.
Tornando a noi, a leggere il ‘report’ de La Stampa sembra si sia arrivati alla tanto agognata ‘parità dei sessi’ (anzi che si sia ribaltata): indipendentemente dal genere di appartenenza, lo ‘stacchetto’ è il mezzo per far capire chi sei e dove vuoi arrivare. Senza addentrarci in derive sociologiche e in comodi alibi da crisi economica sul destino occupazionale dei laureati (non sarà invece che oggi una laurea non la si nega a nessuno?), l’unica cosa che mi viene da aggiungere è che non c’è nulla di nuovo sotto il sole; ma si è semplicemente passati dai boys di Wanda Osiris a quelli di Striscia (senza dimenticare quelli di Raffaella Carrà…).
Ultima considerazione, assolutamente a margine: mi sono sempre domandata a cosa serva il ‘test’ in cultura generale in un provino per i Velini/Veline (o per Miss Italia et similia): posso non sapere cosa sia un ‘brand’, ma essere brillante, simpatico/a, telegenico/a e muscoloso/sinuosa al punto giusto, no? Se mettessimo da parte anche l’ipocrisia del ‘bello e preparato’ (che non vuol dire bello e intelligente, questo è il punto) faremmo un altro passo avanti verso la maturità ‘civile’. Ma anche questa è un’altra storia…